Sul finale delle FP di F2 in Bahrain, il duo MP Motorsport ha strappato il miglior tempo a Martí. Minì 5°, Fornaroli 9°
Il grande caldo ha influito sulla sessione delle prove libere di F2 in Bahrain. A differenza della sorella minore, i piloti del campionato cadetto hanno dato più azione in pista, con Oliver Goethe migliore nella classifica dei tempi e i primi tredici racchiusi in un secondo: tra loro anche Gabriele Minì e Leonardo Fornaroli.
CRONACA DELLA SESSIONE
Analogamente a quanto accaduto poco fa in F3, anche i piloti della F2 sono subito scesi in pista all’inizio delle prove libere, rientrando però ai box dopo un solo out-lap.
A caratterizzare questa singola sessione di prove sono state le alte temperature, sia dell’aria – superiore ai 35°C -, sia quella dell’asfalto che ha toccato la punta di 50°C.
Gli unici a rimanere sugli oltre cinque chilometri bahreniti dopo il primo giro sono stati Jak Crawford, Joshua Dürksen e Clan Shields, con il pilota della DAMS che ha registrato il primo tempo cronometrato della sessione in 1:49.433. Dopo circa dieci minuti lo statunitense è stato sopravanzato dal pilota paraguayano in 1:48.954
Allo scoccare del quindicesimo minuto l’attività ha iniziato a intensificarsi grazie all’uscita dai box degli alfieri di MP Motorsport, con i due che hanno iniziato il proprio lavoro portandosi a un decimo dalla vetta.
Solo nel secondo terzo della sessione tutta la griglia ha iniziato a lavorare in pista, andando a sostituire i tre piloti che hanno dato un movimento all’azione di Sakhir nelle prime fasi.
A circa metà sessione anche la classifica ha iniziato a illuminarsi, con Alex Dunne che si è portato al comando in 1:48.452, prima di essere battuto a stretto giro da Josep Martí, più veloce di 73 millesimi. A infilarsi tra i due è stato quindi Victor Martins, più lento dello spagnolo di appena 8 millesimi.
Dopo il primo giro cronometrato in cui diciassette dei ventidue piloti si sono inseriti nel range di un secondo di distacco dal leader, i piloti non sono più riusciti a migliorare i propri tempi, proprio a causa del grande caldo che non ha aiutato le vetture in termini di prestazioni. Gli unici a riuscirci sono stati Browning, che è salito al sesto posto, Montoya e Minì, entrati anche loro nel blocco dei piloti entro il secondo dal vertice.
A ridosso dell’inizio degli ultimi dieci minuti di prove libere, tutti i piloti sono rientrati per preparare l’ultimo run della sessione. A dar loro il cambio è stato il leader della classifica delle libere, Martí che ha riguadagnato la via della pista a dieci minuti dalla bandiera a scacchi.
Con cinque minuti sul cronometro, tutte le vetture hanno dunque riacceso i motori, ma con gomme usurate e temperature che non hanno accennato ad abbassarsi, quasi tutti i tempi sono rimasti invariati anche nel finale.
Gli unici a migliorarsi sono stati Goethe, salito al primo posto in 1:47.789, migliorando di sei decimi il tempo dello spagnolo e precedendo Verschoor di due decimi, quindi Lindblad che invece si è piazzato ottavo a otto decimi.
Sono stati dunque i due piloti di MP Motorsport a prendersi le prime due posizioni delle libere di Sakhir, con Martí terzo, seguito da Martins, quindi Minì che sul finale ha guadagnato il quinto posto davanti a Crawford. Settimo tempo per Dunne, seguito da Meguetounif, Fornaroli e Lindblad a chiudere la Top10. Browing, Miyata e Montoya sono gli altri tre piloti racchiusi in poco più di un secondo dal miglior tempo del tedesco. Solo quattordicesimo il leader del campionato Dürksen, a 1.1 secondi dalla vetta.
Immagine di copertina: F2 / X
---
Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.
