F2 | GP Bahrain 2022, Sprint Race: Verschoor riporta Trident al successo dopo oltre 5 anni

Formula 2
Tempo di lettura: 5 minuti
di Marco Colletta @MarcoColletta
19 Marzo 2022 - 19:10
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La prima gara di F2 2022 significa ritorno alla vittoria. Trident torna in prima posizione per la prima volta dalla Sprint Race di Sepang 2016 quando a vincere fu Luca Ghiotto.

Giornata di festa in casa Trident che, per la prima volta dall’istituzione della F2, ha vinto una gara. Lo ha fatto nella Sprint Race del Bahrain che ha cancellato così oltre cinque anni di mancati successi conquistando un trionfo che non si vedeva nel team di Maurizio Salvadori dal 2 ottobre 2016 con Luca Ghiotto, alla terz’ultima gara dell’allora GP2 Series. Il secondo posto è andato a Jehan Daruvala che ha preceduto Liam Lawson.

CRONACA DELLA GARA

Allo spegnimento dei cinque semafori rossi, tanto pattinamento per Felipe Drugovich che scattava dal palo e si è ritrovato in sesta posizione alla prima curva. A ereditare la leadership della gara è stato Richard Verschoor che partiva al suo fianco. Ottimo spunto per Liam Lawson che si è portato al quarto posto, per Jake Hughes salito in quinta, Théo Pourchaie in settima e Jack Doohan in ottava. Il migliore di tutti è stato però Ralph Boschung che in pochi metri si è portato dal sesto posto in griglia alla seconda piazza alla prima staccata.

Tra quelli partiti peggio c’è, come detto, Jake Hughes che dalla P3 si è portato in P5 in pochi metri e quindi in P6 al termine del giro. L’inglese ha recuperato una posizione all’inizio della tornata successiva, ma un errore gli ha fatto perdere costantemente terreno fino a finire in decima posizione approcciandosi al terzo passaggio sul traguardo. Proprio al giro numero 3 un contatto tra il pilota del Van Amersfoort Racing e Marcus Armstrong in curva 10 ha portato il neozelandese ad abbandonare la sua Hitech in testacoda in uscita di curva. Questo incidente ha costretto i commissari di gara a mandare in pista la Safety Car e comminare una penalità di 10 secondo a Hughes per aver causato il contatto.

Alla ripartenza, avvenuta al sesto giro, Théo Pourchaire ha iniziato a perdere terreno lasciando tanto olio sulla pista. Il francese è stato obbligato a rientrare ai box, terminando così anzitempo la sua gara. Ad approfittarne sono stati Drugovich e Lawson che nel corso della stessa tornata hanno continuato a battagliare per la quarta piazza.

L’azione in pista si è tranquillizzata, almeno per quanto riguarda le prime posizioni, fino a quando Jüri Vips non ha sopravanzato Jack Doohan per la sesta posizione in curva 1. Due giri dopo, nello stesso punto, è stato Drugovich a entrare nuovamente in lotta con Lawson, sopravanzando il neozelandese, ma dovendo cedere nuovamente la posizione dopo essere finito lungo in uscita di curva 2. Intanto poco dietro di loro Hughes questa volta è stato protagonista passivo di un incidente che lo ha messo fuori gioco. La colpa è da imputare a Clément Novalak che, bloccando le ruote posteriori, è finito di traverso contro la Dallara dell’inglese. Anche per il francese è stata riservata una penalizzazione di 10 secondi sul tempo finale della gara.

Il sedicesimo giro si è aperto con il soprasso di Boschung su Daruvala per la seconda posizione, poco prima che la direzione gara proponesse la Virtual Safety Car per rimuovere proprio la vettura di Hughes rimasta ferma nel secondo settore. Neutralizzazione durata poco meno di un giro, al termine della quale Sargeant ha sopravanzato Doohan, riprendendosi la posizione che aveva dovuto cedere poco prima proprio per aver concluso il sorpasso all’esposizione della VSC. Non è servito molto nemmeno a Daruvala per riconquistare il secondo posto, questa volta ottenuto con un sorpasso in curva 4

Sargeant non si è fermato andandosi a prendere anche il sesto posto su Vips in curva 11 al ventesimo giro, mentre poco dopo Boschung ha iniziato a soffrire il consumo gomme subendo il sorpasso anche da parte di Lawson che ha conquistato così l’ultimo gradino del podio a tre giri dalla bandiera a scacchi. Nell’ultima parte di gara, tra i protagonisti c’è stato anche Ayumu Iwasa che si è portato sempre più in alto in classifica, compiendo il suo ultimo sorpasso ai danni di Doohan per l’ottavo posto. Il figlio del cinque volte campione del mondo 500cc è stato sopravanzato anche dal campione in carica di F3 Dennis Hauger per la nona posizione, finendo così in decima piazza.

Al termine dei 23 giri in programma, Verschoor ha tagliato per primo il traguardo precedendo Daruvala di 1.8 secondi e Lawson di 4.9. Per l’olandese si tratta della seconda vittoria in carriera, mentre per Trident è la prima da quando la categoria è stata denominata F2. Questo è inoltre il terzo podio per il team italiano, dopo i due conquistati dal connazionale Viscaal la passata stagione. Boschung ha tagliato il traguardo al quarto posto riuscendo a rintuzzare gli attacchi di Drugovich sul finale della corsa. Sesto posto per Sargeant a pochi decimi dal brasiliano. Vips ed Iwasa chiudono la zona punti, con Hauger rimasto fuori per 1.9 secondi.

Da annotare, oltre ai già citati ritiri di Armstrong, Pourchaire e Hughes anche quello di Olli Caldwell che ha parcheggiato la Dallara del Campos Racing nel secondo settore durante l’ultimo giro della gara. I punti del giro veloce non sono stati assegnati dato che a registrarlo è stato Amaury Cordeel dopo aver effettuato una sosta ai box a metà gara.

CLASSIFICA DOPO LA PRIMA GARA

Verschoor è dunque il primo in classifica con 10 punti, seguito da Daruvala a quota 8 e Lawson a 6 lunghezze. Per quanto riguarda la classifica dei team, Trident è davanti a tutti con i 10 punti della vittoria, seguita a un solo punto da Carlin che ha ottenuto i 6 punti di Lawson e i 3 di Sargeant. Terza piazza per Prema con gli 8 punti di Daruvala. La F2 torna in pista domani mattina alle 11:40 con la Feature Race che vedrà Jack Doohan partire davanti a tutti.

F2 - Bahrain 2022, Sprint Race, vince Verschoor

Immagine di copertina: Formula 2 / Formula Motorsport Limited

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