In una gara priva di azione, il neozelandese si impone con margine; Pourchaire secondo ma sotto investigazione, Drugovich quarto
La sprint race del Gran Premio d’Austria di F2 non verrà certamente ricordata come una delle gare più divertenti nella storia della categoria cadetta. Marcus Armstrong ha dominato la corsa del sabato a Spielberg partendo dalla pole position della griglia invertita e comandando per tutti i 28 giri previsti. Seconda vittoria “corta” per il neozelandese, dopo quella di Imola, e in generale per tutta la stagione del team Hitech.
Alle sue spalle, staccato di un secondo ma essenzialmente per una attenta gestione degli ultimi giri da parte dell’ex pilota dell’academy Ferrari, Théo Pourchaire. Il francese è tuttavia sotto investigazione per una ripetuta violazione di track limits e se la Direzione Gara dovesse ritenere opportuno penalizzarlo, come già fatto per diversi altri piloti, perderebbe punti molto importanti in ottica campionato.
In attesa degli eventi è dunque Felipe Drugovich, buon quarto e con la prospettiva di vedere retrocesso il suo più diretto rivale per il titolo 2022. Anche il brasiliano ha conservato la posizione conquistata in partenza, limitandosi ad osservare da lontano Jack Doohan giunto sul gradino più basso del podio.
Quinto Jüri Vips, che dopo l’ottimo risultato della qualifica di ieri è scattato bene e si è reso protagonista di uno dei pochissimi sorpassi di questo pomeriggio, al di là di quanto visto nel primo giro: con questo, l’estone si è liberato di Richard Verschoor al settimo giro nella riproposizione del duello che decise il Gran Premio di Macao del 2019 a favore però dell’olandese.
La zona punti è stata completata nell’ordine da Logan Sargeant e Ayumu Iwasa, venuti a stretto contatto nelle prime battute a ragione del pilota statunitense del team Carlin. Il nono posto sul campo è invece andato a Frederik Vesti, penalizzato però per track limits e retrocesso 12°, così Enzo Fittipaldi e Dennis Hauger hanno chiuso la top ten. Buon recupero dal 15° posto in griglia per il campione F3, che ha avuto ragione anche dell’altra Prema guidata da Jehan Daruvala.
Tra le vittime dei track limits troviamo anche Amaury Cordeel, Oliver Caldwell e Roberto Merhi, quest’ultimo costretto poi al ritiro per una panne meccanica. Un problema di affidabilità addirittura duplice ha concluso anticipatamente anche la corsa di Liam Lawson, partito dai box e poi fermatosi alla curva Remus provocando una breve virtual safety car.
In virtù dei piazzamenti ancora provvisori di questa sprint race, il confronto tra Drugovich e Pourchaire in campionato si porta a 154 punti contro 114, mentre Sargeant ha conservato la terza posizione a quota 90.
Nella speranza di uno spettacolo più avvincente rispetto a quello osservato oggi, la feature race dal Red Bull-Ring andrà in scena domani alle 10:05 con Vesti in pole position.
Classifica:
Immagine copertina: Hitech GP Instagram
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