Non si placano le interruzioni nel turno pomeridiano. Il brasiliano centra la prima partenza dal palo della stagione, seguono Verschoor e Doohan
È appena scesa la bandiera a scacchi sulle qualifiche del Gran Premio d’Arabia Saudita di F2. Il leitmotiv della sessione, così come già successo nelle prove libere, è stata la bandiera rossa: ben tre volte è stata chiamata in causa in seguito ai problemi tecnici di Théo Pourchaire (ne consegue l’ultima posizione in classifica, ndr), all’incidente di Logan Sargeant e ad una giro della medical car scaturito, probabilmente, dalla segnalazione di un falso allarme scattato da un GPS.
A primeggiare in questo turno travagliato è stato, ancora una volta, Felipe Drugovich, autore della pole position (la seconda in carriera dopo quella di Silverstone del 2020, ndr) proprio agli sgoccioli. Il brasiliano ha migliorato sensibilmente il riferimento fatto registrare nell’ora di pranzo italiana, portando la Dallara color arancio MP Motorsport in cima con 1:40.422 e abbattendo il record della pista fatto registrare nello scorso anno da Oscar Piastri (1:40.878, ndr). In seconda posizione c’è Richard Verschoor, capace anche lui di centrare la prima fila nelle fasi finali con 1:40.648. L’olandese di casa Trident ha preceduto Jack Doohan, primo alfiere sopra l’1:41 con 1:41.024.
Se da una parte la top tre ha giovato della gommatura della pista e della decisione di alcuni piloti di non prendere parte agli ultimi 5 minuti di sessione, l’altra faccia della medaglia mostra Marcus Armstrong in quarta posizione, colui che era in pole position provvisoria prima dell’ultima interruzione. Il neozelandese ha registrato un 1:41.050, regolando di 7 millesimi Ralph Boschung: l’elvetico per lunghi tratti è sembrato il principale candidato alla partenza dal palo, ma le già citate bandiere rosse hanno interrotto sia il suo momento sia un giro valevole della prima posizione temporanea; da segnalare, inoltre, un contatto con Frederik Vesti all’ultima curva, incidente che però non ha condizionato la sua attività.
Liam Lawson è sesto, separato di 1 decimo dallo svizzero di Campos. Continua a mostrare ottima velocità Ayumu Iwasa, autore del settimo tempo e ultimo dei piloti sotto il secondo di distacco dal riferimento di Drugovich. A seguire, c’è Calan Williams, seconda delle Trident tra i primi dieci: le due vetture di Maurizio Salvadori non centravano tale risultato dal Gran Premio di Monaco del 2018. Jüri Vips e Jake Hughes completano la top ten: l’inglese scatterà dalla pole position nella Sprint Race di domani, con l’estone a completare la prima fila. Assente Cem Bölükbaşı, trasportato in ospedale per ulteriori controlli in seguito all’incidente occorso nelle prove libere.
I 2 punti conquistati da Drugovich gli permettono di diminuire il distacco in classifica generale da Boschung: il brasiliano, quinto in graduatoria, sale a quota 16 punti, a 1 lunghezza di distanza dall’alfiere di Adrián Campos Jr.
Di seguito la classifica completa delle qualifiche di F2:
Alle 13:30 di domani scatterà il semaforo verde della Sprint Race del Gran Premio d’Arabia Saudita di F2.
Immagini: Formula Motorsport Limited
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