F2 | GP Arabia Saudita 2022: Liam Lawson vince un’imbarazzante Sprint Race

Formula 2
Tempo di lettura: 5 minuti
di Daniele Botticelli @DBDeiman
26 Marzo 2022 - 15:38
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Il neozelandese torna al successo in F2 al termine di una gara con incidenti, Safety Car e confusione creata dalla Direzione Gara che ha portato ad una penalità per Hauger. Vips beffa Hughes in volata per il secondo posto.

Liam Lawson torna al successo in F2 aggiudicandosi la Sprint Race del Gran Premio d’Arabia Saudita a Jeddah, teatro del secondo round stagionale del campionato cadetto. Il pilota neozelandese ha conquistato la sua seconda vittoria in carriera in Formula 2 al termine di una gara trascorsa per gran parte in regime di Safety Car e caratterizzata dalla confusione creata dalla Direzione Gara nel gestire la situazione, dando vita ad incomprensioni e all’ennesimo spettacolo imbarazzante.

Ma andiamo con ordine: La Safety Car è intervenuta per la prima volta al termine del secondo giro per via dell’incidente di Amaury Cordeel alla curva 14, con il pilota belga che ha perso il controllo della propria vettura finendo inevitabilmente contro le barriere. La gara riparte al termine del sesto giro ma in fondo al gruppo, ricompattatosi dopo il rientro ai box della Safety Car, Jack Doohan tampona violentemente Logan Sargeant, protagonisti di un’incomprensione all’inizio del rettilineo principale sull’effettiva ripartenza a piena velocità delle vetture presenti davanti a loro: entrambi finiscono a muro, fortunatamente senza conseguenze, con la Safety Car costretta nuovamente a tornare in pista.

In quel momento Dennis Haguer è al comando della gara. Subito dopo l’incidente e l’esposizione della Safety Car, la Direzione Gara comunica che la Safety Car e il gruppo dei piloti dovrà passare per la pit lane. Dopo il primo giro di neutralizzazione Hauger rientra ai box come da comunicato, ma nessun altro lo segue per la pit lane, con la Direzione Gara che nel frattempo fa marcia indietro e chiude la pit lane proprio mentre il pilota norvegese vi stava entrando, come da comunicazione precedente, per favorire poi l’ingresso delle gru per rimuovere le vetture incidentate di Sargeant e Doohan.

Si crea così una confusione incredibile, con Hauger che torna in pista in 12° posizione e con il suo team Prema che chiede chiarimenti alla Direzione Gara per ben due volte se fosse giusto o meno che i piloti sarebbero dovuti passare per la pit lane. Oltre al danno arriva anche la beffa, con Hauger che viene penalizzato con uno Stop & Go di 10 secondi proprio per essere rientrato ai box quando la pit lane era stata dichiarata chiusa, con la Direzione Gara che ignora così la propria precedente istruzione, dando vita all’ennesimo episodio di inadeguatezza sulla gestione di una gara a qualsiasi livello, quando bastava semplicemente non dare una delle due comunicazioni per dare più chiarezza a team e piloti su cosa fare. Hauger sconterà poi la sua penalità al termine della neutralizzazione al termine del 13° giro, che inevitabilmente lo porta in fondo alla classifica concludendo poi la gara in 17° posizione, non senza rammarico e rabbia nei confronti della Direzione Gara, verso la quale proferirà anche delle parole forti via radio.

La gara riparte così al 14° giro, con Calan Williams che perde subito la testa della corsa, ereditata dopo il “caos-Hauger”, a vantaggio di Jake Hughes e Liam Lawson, che riescono a superarlo alla prima curva. Lawson però ne ha di più rispetto all’inglese e all’inizio del 18° giro lo svernicia sul traguardo portandosi così al comando della gara, involandosi poi verso la sua prima vittoria stagionale, successo che in Formula 2 gli mancava addirittura dalla prima gara della passata stagione in Bahrain, in quello che è stato il suo esordio assoluto nella categoria.

Dopo il sorpasso subito da Lawson, Hughes se l’è dovuta vedere anche contro Jüri Vips, autore di una gara completamente all’attacco e capace di raggiungerlo proprio nelle fasi finali di gara per beffarlo poi in volata sotto la bandiera a scacchi per soli 58 millesimi, sfruttando molto bene il DRS in uscita dall’ultima curva per avere la meglio chiudendo così una “doppietta” a tinte Red Bull Junior Team alle spalle di Lawson, con tanto di giro più veloce della gara a suo nome. Nonostante il finale di gara amaro, Hughes chiude in terza posizione, conquistando così il primo podio in F2 per sé e per la Van Amersfoort Racing, al proprio debutto nella serie proprio quest’anno.

Quarto posto per Felipe Drugovich, autore anche lui di alcune serrate bagarre, davanti a Calan Williams, crollato al quinto posto dopo una buona partenza che lo aveva portato alle spalle di Hauger, riuscendo però ad ottenere i suoi primi punti in Formula 2. Il pilota australiano è seguito dal suo compagno di squadra alla Trident Richard Verschoor, sesto davanti ad Ayumu Iwasa e Ralph Boschung, che con l’ottavo posto completa il gruppo dei piloti in zona punti per questa Sprint Race, nonostante al via sia partito con le gomme anteriori oltre la linea bianca della sua casella di partenza, non venendo nemmeno sanzionato.

La Prema rimane così a secco di punti per questa gara, con Jehan Daruvala che ha chiuso nono al termine di una serrata bagarre con Marino Sato, 10° con l’unica Virtuosi giunta al traguardo. Tra i piloti ritirati figura anche Marcus Armstrong, protagonista di un testacoda al 18° giro mentre era in bagarre per la zona punti contro Iwasa non riuscendo più a ripartire.

La classifica del campionato dopo questa gara vede Liam Lawson salire al comando con 34 punti scavalcando Théo Pourchaire, fermo a quota 25 dopo il 15° posto ottenuto in questa gara, frutto del problema tecnico accusato nelle qualifiche di ieri non riuscendo a rimontare anche per il fatto che gran parte della gara si sia disputata sotto neutralizzazione. Jüri Vips rafforza il suo terzo posto in campionato con 28 punti, seguito da Boschung a quota 18 e Drugovich a 17.

Classifica Sprint Race Formula 2:

F2

Immagine: Dutch Photo Agency / Red Bull Content Pool

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