In una conferenza stampa dedicata, Arvid Lindblad ha parlato del suo futuro, della sua stagione in Formula 2 e del suo rapporto con Red Bull
“Lando, voglio che ti ricordi di me, ci vediamo fra cinque anni”. Così Arvid Lindblad nel 2021, all’età di 14 anni, si presentava a Lando Norris, ormai alla sua terza stagione in Formula 1. Di anni ne sono passati quattro, e quell’affermazione spavalda che al tempo poteva sembrare iperbolica non è poi così lontana dalla realtà.
Arvid Lindblad ha cominciato a fare parlare di sé sin da quando lo scorso anno Helmut Marko ha voluto per lui il balzo diretto dalla Formula 4 italiana alla Formula 3 targata FIA. Ad oggi, è il secondo pilota ad avere ricevuto un’esenzione per potere ottenere la Super Licenza prima dei diciott’anni d’età. Il primo era stato Andrea Kimi Antonelli. Lindblad si è aperto riguardo alla sua stagione corrente in Formula 2 e al suo prossimo approdo in F1 in una conferenza stampa alla quale P300.it ha preso parte.
“Direi che la curva di apprendimento è stata importante, come mi aspettavo, perché sapevo che sarebbe stata una grande sfida, dato che ho ancora poca esperienza ed è stato un ulteriore passo in avanti”, ha commentato Lindblad, parlando del suo passaggio dalla F3 alla Formula 2.
“Gli aspetti che mi hanno colpito di più sono stati quelli previsti, come la gestione delle due mescole, sia nella Feature Race che nel passaggio tra le prove libere e le qualifiche — una novità per me. Anche i pit stop e tutta la parte strategica sono stati elementi nuovi che hanno richiesto un po’ di tempo per essere assimilati. Ci sto ancora lavorando e posso sicuramente migliorare, ma al momento queste sono le sfide più grandi.”
Il campionato di Formula 2 è ormai quasi a metà del suo corso, e il junior Red Bull ha già conquistato due vittorie, oltre a essere finito nei punti in tutte le gare dalla Sprint race del Bahrain. “A dire la verità, non mi ero nemmeno reso conto di essere andato sempre a punti fino a dopo Barcellona”, ha aggiunto Lindblad. “Quest’anno siamo stati piuttosto competitivi e forti quasi in ogni gara, quindi credo che la costanza sia stata determinante. Il team ha fatto davvero un ottimo lavoro, ed è questo che ha fatto la differenza.”
Bisogna tuttavia sottolineare come, nelle sue ultime stagioni in monoposto, il pilota inglese abbia quasi sempre sperimentato una parabola discendente al concludersi dei campionati ai quali ha preso parte. In particolare, Lindblad si è focalizzato nel 2024: “Per quanto riguarda la Formula 3, è stata una situazione un po’ particolare. A fine stagione sembrava peggio di quanto fosse in realtà: ci sono stati alcuni errori in momenti cruciali da parte mia, e anche alcuni episodi fuori dal mio controllo che hanno peggiorato l’aspetto generale.
“Ma se guardo alla stagione attuale, sono contento della costanza che stiamo dimostrando. L’obiettivo è continuare su questa linea e lavorare duramente con la squadra per mantenere questo livello.”
Così come per la scorsa stagione, il titolo sembra a portata di mano per Lindblad. Lui però cosa pensa a riguardo?
“Non ho pensato troppo al campionato finora. Siamo ancora all’inizio, non siamo nemmeno a metà stagione. Sono stato tra i primi tre e siamo stati competitivi negli ultimi round, che è ovviamente necessario per lottare per il campionato.
“Penso di dover migliorare ancora molto, così come il team ha margini di miglioramento. È ancora presto, ma se continuiamo così, mantenendo questo slancio e facendo progressi, credo che abbiamo tutti gli strumenti per poterci giocare la lotta al titolo.”
Talento e un pizzico di fortuna sono le parole chiave del percorso in monoposto del junior Red Bull, che ha commentato così il suo rapporto con la scuderia di Milton Keynes: “Sono molto fortunato a far parte del programma Red Bull. Mi hanno inserito alla fine del 2020, quando avevo 13 anni, e da allora sono cresciuto all’interno della loro struttura. Sono maturato anche mentalmente, e se oggi sono dove sono, lo devo in parte a loro. Hanno avuto un ruolo enorme nel mio percorso e sono molto grato per il supporto che mi hanno dato.”
“Ovviamente ci sono molti esordienti quest’anno in Formula 1, probabilmente uno dei numeri più alti di sempre”, ha aggiunto Lindblad, riguardo ai risultati che stanno ottenendo i promossi della passata stagione di F2 in Formula 1. “Questo è positivo per noi piloti in Formula 2, perché i team di F1 sono consapevoli che il livello in F2 è molto alto al momento, soprattutto considerando che questi rookie stanno ottenendo buone prestazioni.
“Detto ciò, è un bonus, ma non conta nulla se c’è non rendimento in pista. Io sono concentrato solo a fare un buon lavoro in F2 quest’anno, continuare a correre bene, perché questo mi darà la migliore opportunità di arrivare in Formula 1 il prossimo anno.”
Immagine in copertina: Formula 2
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