F2 | Anteprima stagione 2023: Formula Academy

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
1 Marzo 2023 - 12:00
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La griglia di partenza della serie cadetta si tinge dei colori degli junior team di F1: il vincitore uscirà, quasi sicuramente, da questo lotto di piloti

Mai come quest’anno la griglia di partenza della F2 sentirà una forte rappresentanza da parte delle academy di F1. Poco più della metà dello schieramento, 12 piloti su 22, godrà del supporto di uno junior team ed è più che presumibile che il nuovo campione cadetto possa uscire da questa schiera di protagonisti.

L’unica academy non rappresentata è la più giovane, quella di Aston Martin, che tuttavia ha di fatto conquistato il titolo 2022 con Felipe Drugovich. Non avendo altri piloti al di fuori del brasiliano, non ci sarà nessuna vettura di verde dipinta al via di questo campionato.

Individuare un favorito su tutti è arduo, ma un nome che per esperienza e considerazione nel paddock non potrà permettersi altro risultato che la vittoria finale è quello di Théo Pourchaire. Il francese sarà l’unico “rosso Sauber” e disporrà ancora della fiducia di ART Grand Prix, ma dopo due stagioni di grandi prestazioni e altrettanto grandi scivoloni il 19enne della Costa Azzurra dovrà legittimare l’assalto definitivo ad un sedile di F1 mettendo in cassa la corona della F2.

Se il primo avversario di ogni pilota è il suo compagno di squadra, nel 2023 Pourchaire dovrà affrontare una sfida di quelle complicate. Il titolo di F3 vinto da Victor Martins è passato un po’ in sordina, forse per l’esperienza già maturata dal franco-portoghese in confronto ai suoi avversari o forse per la bassissima media punti, ma da quando è salito sulla F2 ad Abu Dhabi lo junior driver di Alpine sembra avere cambiato passo: miglior tempo nei tre giorni a Yas Marina, secondo nelle prove collettive di qualche giorno fa in Bahrain. La stagione da debuttante in F2 non è mai facile, concetto valido ovviamente per tutti i nove rookies di questa stagione, e il calendario lungo non aiuta da questo punto di vista, ma Martins potrebbe far ricredere tanti scettici.

Restando in tema Alpine, il secondo e ultimo pilota vestito di blu e rosa in pista sarà Jack Doohan. La crescita dell’australiano è stata formidabile, nonostante non abbia mai goduto della fama del coetaneo Pourchaire ad esempio, e in questo senso è logico pensare anche all’aiuto di papà Michael, il quale non sarà forse troppo pratico di corse automobilistiche ma sicuramente avrà saputo trasmettere al figlio l’etica del lavoro e del sacrificio che lo hanno contraddistinto nella sua leggendaria carriera a due ruote. Doohan è rimasto nel team Virtuosi e guiderà la vettura #14, con l’obiettivo primario di affinare le sue doti sulla distanza di gara per dare concretezza alle spiccate abilità già mostrate sul giro secco.

Ampia è la schiera dei piloti marchiati Red Bull, ben sei. La scuola di Helmut Marko ha colonizzato addirittura due squadre, Carlin e Hitech, e il traguardo da centrare è naturalmente la conquista del titolo cadetto che per quanto riguarda il team anglo-austriaco è riuscita solo a Pierre Gasly nel 2016. Il più esperto del gruppo è Enzo Fittipaldi, che con i suoi 36 gettoni è anche uno dei piloti più in alto in questa graduatoria, a cui Carlin ha affiancato il vice-campione di F3 Zane Maloney in qualità di debuttante (sia nell’academy che nella serie). I test non hanno riservato una posizione di vertice per i due alfieri della storica scuderia inglese, quindi bisognerà pensare a Fittipaldi e Maloney come due outsider di lusso.

Un discorso simile a quello affrontato prima per Pourchaire si può accostare a Dennis Hauger, talento della scuola nordica e passato da Prema al team MP Motorsport campione in carica. La stagione di debutto è passata tra alti e bassi, sfortune e incidenti, e nel 2023 il norvegese dovrà necessariamente essere più concreto se non vorrà perdere posizioni nelle gerarchie di Red Bull e in generale tra i piloti della prossima generazione.

Hitech proporrà due esordienti messisi in mostra in F3 nelle annate scorse. Il debutto di Isack Hadjar nella terza formula è stato fulmineo ma al francese è mancato il passo decisivo per aggiudicarsi anche il titolo, dopo avere guidato la classifica di campionato in un momento molto importante della stagione; l’ambientamento del 18enne parigino alla Dallara F2 2018 non è parso altrettanto spumeggiante, ma non tutte le stagioni da rookie sono uguali. A dividere il box con Hadjar ci sarà Jak Crawford, al ritorno nella struttura di Oliver Oakes, che in F3 sarà stato probabilmente meno spettacolare del transalpino ma a cui non sono mancati spunti interessanti.

Il lotto dei piloti Red Bull si completa con Ayumu Iwasa, confermato dal team DAMS. Il nipponico è arrivato come un oggetto misterioso ma in breve tempo è riuscito a farsi un nome in mezzo a piloti più conosciuti e quotati, marcando due pole e due vittorie nella sua prima annata in F2, e di fatto è il secondo in classifica tra i protagonisti del 2022 a partecipare anche al campionato 2023.

Il team di Charles Pic ha messo Arthur Leclerc sulla sua seconda vettura e così giungiamo ai piloti di scuola Ferrari, i quali non saranno peraltro caratterizzati da una livrea dedicata. Particolarità del monegasco è il fatto di essere già tra i più “stagionati” in griglia pur essendo a sua volta debuttante, poiché è arrivato piuttosto tardi alle formule propedeutiche rispetto all’andazzo generale di questi tempi, ma questo non ha fatto venire meno la fiducia della scuderia di Maranello che naturalmente ripone grandi aspettative in lui così come nel fratello maggiore.

Oliver Bearman è il secondo e ultimo pilota del Cavallino in griglia, in forza al team Prema. Per il britannico la scalata alla F1 è stata finora scintillante e anche per la F2 l’attesa non manca, ma il debutto sulla vettura cadetta è stato cauto e senza trionfalismi: solo decimo nei test del Bahrain, seppur ben davanti al compagno di squadra Frederik Vesti. Dal danese del programma Mercedes ci si aspettava qualcosa in più dopo avere dominato la scena in Formula Regional e avere ben figurato anche in F3, ma il suo debutto in F2 è stato “lento” e altalenante, risollevato in parte con il passare della stagione. Il ritorno alla corte dei Rosin potrebbe essere di grande giovamento.

Esauriti i piloti supportati dai team di F1, veniamo ora a quelli che saranno i protagonisti “indipendenti” di questa stagione. Su tutti Jehan Daruvala, alla quarta stagione in F2 e di nuovo compagno di squadra di Hauger in MP Motorsport: l’indiano ha lasciato Red Bull e arriva da settima forza del campionato 2022, forse alla sua ultima opportunità nella serie.

Richard Verschoor è passato da Trident a van Amersfoort ed è quello che più di tutti spererà in una ripetizione della storia: come Drugovich è stato protagonista della pre-season 2022 l’olandese lo è stato in quest’inverno e ha le carte in regola per ben comportarsi nel competitivo plotone della F2. Al suo fianco tornerà a gareggiare nella seconda formula Juan Manuel Correa, a quattro anni di distanza dal drammatico incidente di Spa-Francorchamps che gli è quasi costato la carriera.

Buone speranze per la coppia Trident formata da Clément Novalak, leggermente al di sotto delle aspettative nel suo 2022 di esordio, e dal promettente Roman Staněk, mentre Ralph Boschung sarà di nuovo al via per raggiungere le 100 presenze in cadetteria (gliene mancano appena cinque) con il team Campos al fianco di un altro rookie come l’indiano Kush Maini.

PHM Racing ha rilevato le operazioni del team Charouz e porterà a quota 100 anche Roy Nissany, che ha due partenze meno di Boschung in carriera, insieme a Brad Benavides che invece rimpolpa la schiera degli esordienti. La griglia di partenza si completa con il belga Amaury Cordeel, protagonista di una buona progressione sul finire dell’anno scorso e passato da van Amersfoort a Virtuosi.

In tema di calendario sono stati confermati i 14 round del 2022, con l’attesa novità del Gran Premio di Australia a Melbourne al posto del Gran Premio di Francia uscito dalla schedule del Circus iridato. A livello di format del weekend non ci saranno variazioni, con la sprint race al sabato pomeriggio basata sull’inversione della top ten delle qualifiche del venerdì e la feature race in programma per domenica mattina. Un’importante novità regolamentare riguarderà i cambi gomme nella corsa lunga, che da quest’anno potranno riguardare anche solo due pneumatici invece del set completo obbligatorio fino al 2022.

Ecco l’elenco completo dei protagonisti della stagione 2023:

Immagini: fiaformula2.com

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