I principali protagonisti della serie cadetta 2021 verranno da queste due academy, ma non saranno gli unici
La quinta edizione del campionato di F2 FIA prenderà il via questo weekend in Bahrain al fianco del mondiale di F1. Sarà una stagione tutta nuova, poiché per la prima volta nel 2021 la categoria cadetta non correrà più al fianco della sorella minore F3 e allo stesso tempo si sperimenterà un nuovo format volto ad una maggiore azione in pista.
Le gare del campionato 2021 saranno sempre 24 ma spalmate su otto eventi anziché 12, questo perché ogni Gran Premio prevede la disputa di tre gare. Nel tentativo (con tanti pro ma anche tanti contro) di contenere i costi, la FIA ha infatti disposto lo svolgimento di due sprint races e di una gara più lunga, che ora è in programma alla domenica come appuntamento conclusivo del weekend, su un minore numero di round. Gara-1 inizierà con l’inversione dei primi dieci delle qualifiche, mentre gara-2 si baserà sul rovesciamento dei primi dieci di gara-1.
Il campionato, pertanto, si preannuncia piuttosto incerto poiché sarà molto complicato portare a casa tanti punti da tutte e tre le gare. I piloti e le squadre meno competitive potranno puntare forte sulle inversioni di griglia ma anche i favoriti per il titolo dovranno prestare attenzione alle due corse più brevi, sfruttando ogni occasione che si presenterà al sabato.
In tema di piloti, la F2 2021 proporrà un interessante dualismo tra le academy Ferrari e Red Bull. In virtù dei risultati 2020 viene infatti piuttosto semplice (e anche semplicistico tuttavia) indicare Robert Shwartzman come principale candidato alla conquista della corona cadetta. Il russo, campione F3 del 2019, è stato confermato da Prema e già nel 2020 ha recitato un ruolo da protagonista per il titolo vincendo quattro gare, conquistando sei podi e terminando a 23 punti dal trofeo rookies, andato però a Yuki Tsunoda. L’alfiere dell’academy Ferrari ha già dimostrato di avere le carte in regola per essere competitivo in F2: veloce e dotato di un’ottima visione di gara, Shwartzman costituisce sicuramente una base da cui partire per il progetto futuro di Maranello.
A vestire la tuta Ferrari è anche Marcus Armstrong, reduce da un anno di debutto molto complicato e passato da ART a DAMS. Il 2020 del neozelandese era iniziato parecchio bene, con due podi nei primi due round in Austria, ma da quel momento in avanti ha portato a casa appena 18 punti contro i 34 racimolati nei due weekend di Spielberg, concludendo solo 13° in campionato. Armstrong è risultato molto veloce negli ultimi test in Bahrain, ora è atteso alla conferma.
Dall’altra parte della barricata c’è la triade Red Bull. Due dei tre giovani piloti della squadra anglo-austriaca gareggeranno addirittura fianco a fianco, all’interno del team Hitech. Quello tra Liam Lawson, rookie della categoria, e Jüri Vips, che di F2 ha già avuto un assaggio sul finire del 2020 conquistando anche un podio, si preannuncia come un confronto molto intenso e i tempi registrati nei test parlano di due piloti praticamente alla pari. L’estone e il neozelandese hanno rappresentato una delle pochissime alternative a Prema nelle ultime due stagioni di F3 e quest’anno dovranno ripetersi su un palcoscenico ancora più importante.
Il terzo pupillo di Helmut Marko è Jehan Daruvala, che anche nel 2021 correrà per il team Carlin. L’indiano ha concluso al comando i test dello scorso dicembre in Bahrain e dopo un 2020 piuttosto altalenante, concluso tuttavia con il suo primo successo in F2, dispone della giusta esperienza per poter raggiungere risultati prestigiosi.
Oltre a questo dualismo che dalla F1 verrà trasportato anche in F2 non si può tuttavia dimenticare l’accoppiata Alpine. Nonostante un finale di stagione deludente, il debutto di Christian Lundgaard è stato di altissimo livello con due vittorie e sei podi e nel 2021 il confermato alfiere del team ART partirà con sicure ambizioni titolate. A dipingere di blu e rosso la propria vettura (nel vero senso della parola) ci sarà anche Guanyu Zhou, che difenderà ancora le insegne del team Virtuosi dopo due stagioni concluse al quarto posto; il pilota cinese è il secondo del lotto in quanto a gare corse in GP2/F2 e l’esperienza di certo non gli manca, anche se probabilmente non si sta parlando di un talento puro al livello dei piloti già citati. La sua competitività in qualifica, con ben due gare che prevedono inversione di griglia, potrebbe essere un poco svalutata con il nuovo format.
Tra i nove rookies attesi al via del campionato, due partiranno già con gli obiettivi puntati addosso. Oscar Piastri, campione F3 in carica, è stato promosso da Prema e naturalmente questo comporterà da subito un discreto carico di responsabilità. L’anglo-australiano nella sua stagione titolata si è distinto più per regolarità che per prestazioni singole e in una stagione come questa, in cui la strategia nell’ambito di ogni weekend sarà importante, una caratteristica del genere potrebbe costituire un vantaggio.
Théo Pourchaire è arrivato ad appena tre punti dal soffiare clamorosamente il titolo F3 a Piastri e negli ultimi due appuntamenti del 2020 in Bahrain ha già avuto modo di debuttare in F2, senza prendere punti ma mostrando da subito sprazzi del suo talento pur senza esperienza. Correrà di nuovo per il team ART che lo ha lanciato nella terza formula e sarà una delle schegge impazzite di questa stagione, data la sua veloce capacità di apprendimento che lo ha portato ad essere competitivo sin da subito con qualsiasi vettura abbia guidato negli ultimi anni.
E a proposito di piloti totalmente imprevedibili non si può omettere Dan Ticktum. Il suo ritorno alle corse a tempo pieno non è stato facilissimo ma il talento del britannico non è svanito nel nulla, come dimostrano i quattro podi conquistati nel 2020. Nel passaggio da DAMS a Carlin, squadra con cui ha già corso un Gran Premio di Macao, l’ex pilota Red Bull confida di trovare la solidità che l’anno scorso è talvolta venuta meno.
Tra gli altri outsider della stagione contiamo Felipe Drugovich e David Beckmann. Il brasiliano nel 2020 si è distinto per una spiccata gestione di gara che lo ha portato a vincere la feature race del Bahrain, storicamente la corsa più difficile da questo punto di vista, nonché le sprint di Austria e Spagna, altri due circuiti piuttosto tosti per le gomme in estate; affiancherà Zhou nel team Virtuosi. Il talento tedesco debutterà in F2 con il team Charouz dopo avere brillato negli ultimi test in Bahrain e se il suo feeling con la squadra ceca dovesse sbocciare diventerebbe subito un cliente molto scomodo per i riferimenti della categoria.
A giocarsi il trofeo rookies saranno anche Lirim Zendeli, Gianluca Petecof e gli italiani Matteo Nannini e Alessio Deledda. Il tedesco è stato ingaggiato dal team MP Motorsport, mentre quello del brasiliano sarà un debutto molto interessante dopo le grandi prestazioni sfoderate nelle formule più piccole: non essendo riuscito a trovare un posto in F3 dopo il titolo europeo della Regional vinto nel 2020, il 18enne paulista ha azzardato subito il salto in F2 con il team Campos da quest’anno orfano del suo leggendario fondatore.
Per quanto riguarda i piloti di casa nostra, Nannini ha bruciato l’ennesima tappa firmando con il team HWA per correre anche in F2 oltre a disputare la sua seconda stagione in F3. Al suo fianco ci sarà Deledda, reduce dalle tante polemiche per i discutibili fatti di questo inverno e atteso ad un complicato debutto.
Completeranno la griglia Ralph Boschung con Campos, Roy Nissany con DAMS, Guilherme Samaia con Charouz e Marino Sato con Trident. A proposito della scuderia italiana, in Bahrain la seconda vettura sarà affidata a Bent Viscaal in attesa di sapere cosa succederà dal Gran Premio di Monaco in poi: qualche indizio sembrerebbe portare a Clément Novalak, per il quale si è vociferato di un doppio impegno analogo a quello di Nannini e che ha già testato la F2 a dicembre in Bahrain. Presenza one-off a Sakhir anche per Richard Verschoor con il team MP: il vincitore del Gran Premio di Macao 2019 tuttavia non dispone di un budget elevatissimo e la sua presenza nella categoria cadetta potrebbe limitarsi a qualche comparsata.
La F2 2021 sarà un campionato altamente internazionale per quanto riguarda il calendario: tre saranno le trasferte mediorientali (Bahrain, Arabia Saudita e Abu Dhabi), ma le Dallara F2 2018 gareggeranno anche a Baku e a Sochi, riducendo quindi gli appuntamenti “storici” alle sole Montecarlo, Silverstone e Monza. Invariato il sistema di punteggio, con le due sprint che premieranno i primi otto piloti con lo stesso schema seguito dalla gara domenicale fino al 2020.
Ecco il riassunto dei protagonisti di questa stagione:
Immagine copertina: fiaformula2.com
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