Se Sainz ha faticato molto nei primi due GP della stagione, un super Alex Albon ha sorpreso tutti sfoderando grandi prestazioni in pista
Il 2025 della Williams è proprio iniziato come probabilmente non ci si aspettava, con 17 punti nelle prime due gare a pareggiare già il totale del 2024. Rispetto ai pronostici delle performance dei due piloti, invece, c’è qualche differenza: da un lato una nuova risorsa come Sainz, garanzia di performance e solidità. Dall’altro, Alex Albon, un buon pilota chiamato ad uno step in più nel consolidare ulteriormente la propria posizione all’interno del team. I risultati dei primi due GP della stagione, però, hanno quasi ribaltato le previsioni.
Ad oggi la Williams si trova al quarto posto della classifica costruttori grazie al bottino ricavato tra Melbourne e Shanghai, in un duello tra compagni di squadra che vede Albon davanti allo spagnolo di 16 lunghezze a 1. Un divario troppo netto che forse non rispecchia propriamente i valori dei due.
L’ingaggio di un pilota esperto come Sainz serve a portare al rilancio della scuderia, finita nei bassifondi della griglia nelle passate stagioni. I test invernali del Bahrain, prima dell’inizio del mondiale, avevano acceso i riflettori su una Williams che fin da subito aveva mostrato notevoli miglioramenti rispetto alla nona posizione nel mondiale costruttori del 2024. Una stagione travagliata da cui ne è uscita malamente, soprattutto a causa dei numerosi incidenti di cui è stata protagonista e della presenza, per oltre metà stagione, di un Logan Sargeant evanescente.
Nonostante questo Sainz, che più volte aveva sfiorato le prime posizioni in quei giorni, aveva predicato calma. Nei test di Sakhir aveva dichiarato come la FW47 non era ancora una macchina da top 5, ma comunque una monoposto in grado di sfoderare buone prestazioni e che rappresentava una valida base di lavoro per la tanto acclamata ed attesa rivoluzione del 2026: insomma, macchina e pilota davano l’idea di solidi presupposti per un binomio competitivo.
Ma ciò che in casa Williams ci si aspettava da Sainz, non è quanto fatto vedere in pista almeno fino ad ora: al ritiro inaspettato a Melbourne dopo un solo giro, dovuto a condizioni meteo poco agevoli, ha fatto da rovescio della medaglia il suo compagno di squadra, al traguardo in quinta posizione. A Shanghai, invece, lo spagnolo ha concluso al decimo posto, ottenendo il suo primo punto in questo 2025 ma solamente grazie alle squalifiche dei due piloti Ferrari. Ancora una volta è finito dietro il suo compagno di squadra, con Albon in settima posizione nell’ordine di arrivo finale.
Ad un anno esatto dalla stoica vittoria in Australia del 2024, Carlos Sainz è sembrato leggermente in difficoltà in questi primi due GP della stagione. Certo, adattarsi ad un nuovo ambiente di lavoro non è mai immediato, soprattutto se si passa da un team italiano come Ferrari ad uno inglese come Williams. Inoltre, va ricordato che la FW47 condivide il telaio con la monoposto che l’ha preceduta, la FW46: pertanto è come se, di fatto, Alex Albon guidasse una vettura già nota e avesse, quindi, una confidenza di base già maturata. Lo stesso Sainz, nell’ultimo weekend, ha dichiarato di aver avuto problemi di equilibrio con una monoposto a cui deve ancora – evidentemente – adattarsi.
Forse serve solo un po’ di tempo ad un pilota che ha fatto vedere grandi cose e su cui la Williams punta forte per ritornare grande.
Immagine di copertina: Media Williams
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