Il tedesco e l’olandese hanno espresso le loro perplessità sul correre a settembre a Sochi, dopo l’invasione delle forze russe in Ucraina
La notizia degli attacchi russi in Ucraina è giunta, ovviamente, anche a Barcellona dove si sta svolgendo la seconda giornata di test F1 e l’ambiente ne ha risentito non senza delle reazioni.
Il caso più eclatante è quello del Team Haas, di proprietà americana ma con una forte presenta economica russa. Il team, che doveva essere presente in conferenza stampa con il Team Principal Gunther Steiner, ha annullato la partecipazione.
Sul fronte dei piloti, invece, sono forti le reazioni di Sebastian Vettel e Max Verstappen. Il quattro volte campione del mondo, sempre attento e attivo sulle questioni sociali e umanitarie, ha dichiarato che anche qualora il Gran Premio di Russia, previsto per settembre, dovesse svolgersi regolarmente, lui non sarà presente.
“Mi sono svegliato stamattina con questa notizia e sono rimasto terrorizzato, quindi non so… credo sia orribile quello che sta succedendo. Ovviamente, abbiamo una gara in calendario ma per quanto mi riguarda la mia opinione è di non andarci. Credo sia sbagliato andare a correre lì. Mi spiace per le persone innocenti che stanno perdendo le loro vite e restano uccise per stupidi motivi e una leadership folle. Credo sia qualcosa di cui dovremo parlare, ma personalmente sono sotto shock e triste nel vedere cosa succede. Vedremo più avanti, ma credo che la mia decisione sia già presa”.
Il campione in carica Verstappen ha, invece, aggiunto: “Quando una nazione è in guerra non è giusto andarci a correre”.
La gara di Sochi, in calendario dal 2014, è prevista per il 25 settembre ma già stasera i team si riuniranno per discutere della questione, con la Formula 1 che ha comunicato di essere attenta al caso e di monitorare la situazione al fine di prendere eventuali decisioni. Seguiranno, quindi, aggiornamenti.
Immagine: Aston Martin
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