Il Consiglio Mondiale FIA ha approvato oggi un’ulteriore revisione del periodo di shutdown per squadre e motoristi di F1.
La pausa obbligatoria solitamente prevista per il mese di agosto è stata dapprima anticipata tra marzo e aprile, cinque giorni dopo l’annullamento del Gran Premio d’Australia, e poi allungata a 35 giorni lo scorso 7 aprile. La novità di oggi è che il termine dello shutdown è stato diviso tra squadre e motoristi.
Il periodo di pausa per quanto concerne le scuderie è stato allungato a 63 giorni consecutivi da “consumare” tra i mesi di marzo e giugno. A 50 giorni dall’inizio, tuttavia, una squadra può richiedere l’impiego di dieci membri del personale per lavorare da remoto su progetti di lungo corso già in fase di sviluppo prima dell’interruzione delle attività.
Lato motoristi, il periodo di stop è ora pari a 49 giorni consecutivi nell’arco dello stesso periodo descritto sopra. Anche in questo caso si applica la possibilità di lavorare su progetti di lungo corso, nella stessa modalità sopracitata, a 36 giorni dall’inizio del periodo di sospensione.
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