Wolff parla per la prima volta da domenica, spiegando le decisioni prese da Mercedes su appello e successiva rinuncia
Per la prima volta da domenica Toto Wolff ha parlato sui fatti di Abu Dhabi, spiegando in modo dettagliato i motivi che hanno portato Mercedes a protestare, presentare l’intenzione di appellarsi e poi rinunciare, certificando quindi il mondiale vinto da Max Verstappen. Queste sono le parole del team principal Mercedes, apparse in un video pubblicato da Autosport su Instagram.
“Questo è un caso molto grande: se lo si guarda dal punto di vista legale, se fosse stato giudicato in una corte normale, è quasi garantito che avremmo vinto. Il problema con la Corte d’Appello Internazionale è il modo in cui è strutturata. La FIA non può correggersi i propri compiti e c’è una differenza tra avere ragione e avere giustizia. Quindi, c’è una lezione che deve essere imparata, ovvero come possiamo assicurarci che in futuro, in situazioni come questa, vengano prese le giuste decisioni e i verdetti dei commissari siano corrispondenti ai regolamenti e il giudizio della corte, sia quella d’Appello o il CAS (Corte Arbitrale per lo Sport) che tuttavia non fa parte della legislazione, possa essere in linea con la lealtà e imparziale con ogni partecipante?
È un problema ampio perché se si guarda alla gran parte delle controversie che si sono verificate quest’anno vertevano tutte su decisioni sportive in pista ed incoerenza dell’applicazione dei regolamenti. Una cosa è guidare duramente e avere una differenza di opinione tra piloti e team: questo è nella natura del gioco. Ma decisioni non coerenti portano a controversie, portano alla polarizzazione delle parti e questo è successo, come ho già avuto modo di dire per molte delle non necessarie controversie che abbiamo avuto.
Abbiamo deciso insieme a Lewis di protestare, fare appello e poi rinunciare: come potete immaginare non solo per lui ma per tutti noi come team è stato terribile confrontarsi con una decisione che ha deciso il campionato del mondo. Ma nessuno di noi, Lewis o noi come team, voleva vincere un campionato in tribunale. Dall’altra parte siamo rimasti profondamente delusi domenica perché non si è trattata di una semplice chiamata sbagliata, ma di libera interpretazione delle regole e questo ha lasciato Lewis senza parole. La mia anima e il mio cuore piangono insieme a tutto il mio corpo perché questa situazione doveva essere gestita nel modo giusto e, legalmente, avremmo avuto ragione ed è questa quella differenza tra essere nel giusto ed avere giustizia.
Non sono interessato ad avere controversie con Michael Masi. Le decisioni prese negli ultimi quattro minuti di gara hanno tolto a Lewis Hamilton un titolo meritato. La sua guida, in particolare nelle ultime quattro gare, è stata perfetta. Ha comandato la gara di Abu Dhabi dall’inizio, quando ha preso la leadership senza più lasciarla. Rapinarlo così nell’ultimo giro è inaccettabile. Personalmente e professionalmente i miei valori e il mio senso di integrità non sono compatibili con le decisioni che sono state prese domenica”.
Immagine: Twitter / Mercedes
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