La Federazione è pronta ad installare telecamere di “controllo” su alcune monoposto durante le libere del venerdì di Spa-Francorchamps, tra una settimana
Quello delle ali flessibili è un argomento che ciclicamente torna in auge in F1. A quelli precedenti si sta per aggiungere un nuovo capitolo, che verrà aperto durante le prove libere del GP del Belgio che precederà la pausa estiva.
La FIA, infatti, nonostante si dica soddisfatta degli attuali test statici di flessione, ha intenzione di indagare in modo più approfondito per capire al meglio la situazione ad oggi, con diversi team capaci di sfruttare al massimo forme e design delle ali anteriori al fine di bilanciare e controllare al massimo i flussi aerodinamici.
È evidente che, per loro natura, le ali non possono essere completamente rigide sotto gli importanti carichi ricevuti ad alta velocità. Da almeno 15 anni questo è diventato più volte argomento di discussione, sia per quanto riguarda le ali anteriori che le posteriori, pochi anni fa.
Cosa succederà quindi dal Belgio? Una Direttiva Tecnica FIA, la TD034G, firmata dal DT delle monoposto Nikolas Tombazis e divulgata alle squadre, spiega che alcune di queste saranno selezionate per il montaggio di alcune camere wireless aggiuntive, al fine di monitorare il movimento dei flap durante la marcia delle monoposto. La raccolta delle informazioni dai team permetterà alla FIA di comprendere meglio come si comportano le ali anteriori delle squadre selezionate e se è necessario apportare modifiche ai regolamenti.
Il sistema di verifica sarà lo stesso apportato da alcune stagioni alle ali posteriori, ovvero tramite dei bollini da 2cm di diametro, di colore contrastante rispetto a quelli delle vetture, che saranno applicati in punti specifici per poter verificare l’eventuale movimento dei flap. Alcuni di questi saranno applicati alla paratia verticale interna dell’ala, al fine di controllare che non sia essa stessa a muoversi completamente.
Per garantire che i team non eludano i controlli utilizzando ali specifiche quando le telecamere sono accese, la FIA ha richiesto che le telecamere siano montate per più del 50% dei giri cronometrati in una sessione, a meno che non ci siano circostanze di forza maggiore che impediscano loro di farlo, come un incidente o l’interruzione anticipata di una sessione.
Nel corso degli anni i test statici di flessione sono stati intensificati, con l’aumento dei carichi applicati in diversi punti dell’ala anteriore per verificare un movimento entro certi millimetri. Evidentemente, con il passare degli anni, i team sono riusciti a sfruttare alcune zone grigie al fine di ottenere dei vantaggi in termini aerodinamici pur superando i test a monoposto ferma.
Da qui l’intenzione della FIA di accertarsi, tramite ulteriori verifiche, che il lavoro degli ingegneri non vada troppo oltre lo spirito del regolamento.
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