F1 | Tombazis: “Le novità 2019 influiranno meno sul carico aerodinamico”

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Gianluca Zippo @GianlucaZippo
3 Novembre 2018 - 09:00
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A due anni dalla rivoluzione regolamentare che ha di molto modificato aspetto e prestazioni delle monoposto di Formula 1, il Circus ne incontrerà un’altra, di portata sicuramente minore, nella stagione 2019. Un intervento, quello su ali anteriori e posteriori, attuato seguendo il mantra della semplificazione dei sorpassi, rendendo meno arduo ad una monoposto lo stare in scia a quella che la precede.

Nello specifico, l’ala anteriore verrà semplificata abolendo gli upper flap, rendendo standard gli endplate e aumentando il piano principale da 1.80 metri a 2, ovvero la stessa larghezza totale della carreggiata. Riguardo l’ala posteriore, si avrà una sezione più larga, con l’obiettivo di rendere più efficace il DRS, mentre verranno rese meno complicate le paratie verticali, eliminando tutte le soffiature che si sono viste in questi anni. Infine, le prese dei freni anteriori non dovranno più presentare appendici aerodinamiche.

Un quadro che, però, ha finora generato aspettative contrastanti, divisi tra chi si aspetta poca differenza con lo scenario attuale, e chi invece auspica un miglioramento (dal loro punto di vista) della situazione. Nell’ultimo numero del magazine della FIA, Nicholas Tombazis, responsabile monoposto per la Federazione Internazionale, ha spiegato di attendersi una influenza minore di 1/3 rispetto alla stagione in corso sul carico aerodinamico globale delle vetture, con conseguenti benefici per quel che riguarda l’effetto scia.

Consideriamo che la fase critica si registrerà quando le monoposto si troveranno a circa 15-20 metri l’una dall’altra” – ha commentato Tombazis – “Questa è la distanza che ci aspetteremmo di vedere tra due monoposto, distaccate tra loro di mezzo secondo, in prossimità di una curva a media velocità. Con il carico attuale, una monoposto perde circa il 30% del carico aerodinamico; con le regole 2019, invece, contiamo di limitare questa riduzione del 10%“.

A fronte dello scetticismo di alcuni, Tombazis replica sottolineando come, se non si fosse messo mano al regolamento tecnico, la situazione sarebbe peggiorata: “La tendenza delle squadre è di sviluppare sempre più carico aerodinamico, andando ad aggravare ulteriormente il problema” – aggiunge l’ingegnere greco – “Se non fossimo intervenuti, pensiamo che il 2019 sarebbe stato peggiore del 2018 e, a sua volta, il 2020 sarebbe stato peggiore del 2019. Adesso, invece, pensiamo che il prossimo anno possa essere migliore di quello in corso, anche se nessuno si aspetta che le monoposto di Formula 1 possano combattere fianco a fianco come delle turismo“.

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