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F1 | Test Pirelli 2026 a Budapest, il resoconto della due giorni

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 8 Agosto 2025 - 12:30
Tempo di lettura: 3 minuti
F1 | Test Pirelli 2026 a Budapest, il resoconto della due giorni
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Alpine, McLaren, Racing Bulls e Ferrari hanno lavorato dopo il GP d’Ungheria in vista del 2026

La rinnovata pista di Budapest, dopo il GP d’Ungheria è stata teatro di due giorni di test da parte di Pirelli in vista del 2026. A scendere in pista nella prima giornata, con delle mule car, sono state McLaren, Racing Bulls e Alpine. Il team francese è poi rimasto in pista al mercoledì in compagnia di Ferrari. Ecco il resoconto della due giorni.

Day 1

In una giornata contraddistinta da temperature ambientali comprese tra 21°C e 31°C e temperature dell’asfalto tra 29°C e 56°C, il programma è stato incentrato sulla comparazione di diversi prototipi di mescole C3, C4 e C5, con i piloti che in mattinata si sono dedicati a run brevi per verificare il livello di prestazione di ciascuna soluzione mentre nel pomeriggio sono stati effettuati degli stint più lunghi per osservarne il comportamento sulla lunga distanza.

Le tre squadre hanno girato con delle mule car, adattate per alloggiare i pneumatici con le misure 2026 (sempre da 18” ma 25 mm più strette all’anteriore e 30 mm al posteriore): la McLaren e la Alpine hanno usato come base la monoposto 2023, la Racing Bulls quella che ha disputato lo scorso campionato.

Tutti e tre i piloti scesi in pista sono stati protagonisti nel fine settimana del Gran Premio d’Ungheria. Per la McLaren ha girato proprio il vincitore della gara, Lando Norris; per la Racing Bulls è stato impegnato Liam Lawson mentre per l’Alpine si è seduto nell’abitacolo Paul Aron, venerdì scorso in pista nella prima sessione di prove libere con la Sauber.

Questo il dettaglio di giri e tempi della giornata. Paul Aron è stato il più veloce col tempo di 1’18’’789, seguito da Lando Norris (1’19’’272) e da Liam Lawson (1’19’’510). In termini di giri, Aron ne ha completati 159, Norris 144 e Lawson 143.

Day 2

Nella seconda giornata le prove sono proseguite ancora con Alpine (con Franco Colapinto al volante dell’A525) insieme alla Ferrari, che ha schierato Charles Leclerc e una SF-25 modificata.

Le temperature sono state piuttosto elevate – fra i 21 e 29 °C l’aria, 31 e 53 °C la pista – con un menù rimasto sostanzialmente immutato rispetto al primo giorno. I due piloti impegnati – Franco Colapinto per la squadra francese e Charles Leclerc per quella italiana – avevano in programma in mattinata la comparazione sulla corta distanza di diversi prototipi di mescole dalla C3 alla C5 per verificarne il livello di prestazione assoluta mentre, nel pomeriggio, erano previsti dei long run per metterli alla prova sulla distanza; in questa fase è stata anche provata su un run lungo una versione della C2.

Le due squadre hanno girato con delle mule car – adattate per alloggiare i pneumatici con le misure 2026 (sempre da 18” ma 25 mm più strette all’anteriore e 30 mm al posteriore) – entrambe derivate dalla monoposto con cui stanno disputando questa stagione.

Purtroppo, il programma è stato completato soltanto parzialmente perché l’Alpine è stata costretta ad interrompere il test, a causa di un’uscita di pista di cui è stato protagonista Colapinto nella prima parte della mattina: la vettura ha riportato danni che non hanno permesso di rientrare in pista entro la fine del test. Fino a quel momento, il pilota argentino aveva percorso 25 giri, il più veloce nel tempo di 1’20”270. Programma pieno, invece, per Leclerc, che ha chiuso la giornata con 144 giri all’attivo, il più rapido nel tempo di 1’19’’407.

Il commento

“Sono stati due giorni utili per proseguire nello sviluppo delle mescole per il prossimo anno, visto che ormai ci avviamo alla stretta finale” – ha commentato Mario Isola, Direttore di Pirelli Motorsport – “L’Hungaroring è un tracciato impegnativo per le sue numerose curve lente e per la densità d’energia cui sono sottoposti i pneumatici in un giro piuttosto corto ed è un banco di prova probante in particolare per le mescole centrali della gamma 2026 – che andrà da C1 a C6, come quest’anno. Abbiamo raccolto tanti dati, peccato per i chilometri che sono mancati oggi a causa dell’uscita di pista di Colapinto, peraltro non legata in alcun modo alle gomme. Per quanto riguarda le costruzioni, abbiamo validato le soluzioni finali in vista della loro omologazione, prevista dal regolamento per il prossimo 1° settembre. Avremo invece altre tre sessioni di test – a Monza, al Mugello e a Città del Messico – per concludere lo sviluppo delle mescole, la cui omologazione è prevista per il 15 dicembre prossimo”.

Immagine: Pirelli

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