Nei test del Bahrain 2022, Mercedes è il team che riesce a coprire la distanza maggiore. Lando Norris è primo tra i piloti complice anche la mancanza di Ricciardo. Red Bull prima tra i motoristi in termini di media km per vettura. Bene anche AlphaTauri e Alfa Romeo, problemi per Williams, Haas e McLaren.
PILOTI
Come prevedibile, ad aver percorso più chilometri di tutti in questi test, è stato Lando Norris. Complice l’assenza causa Covid di Daniel Ricciardo, il pilota inglese si è sobbarcato tutto il lavoro in casa McLaren portando a casa 198 giri per un totale di 1072 km, equivalenti alla distanza di circa 3 Gran Premi.
A seguire e poco sotto quota 200 giri ci sono George Russell (196 giri, 1061 km) e Pierre Gasly (193 giri, 1045 km).
Meritano una menzione anche i 184 giri percorsi da Guanyu Zhou. Questi 996 km percorsi saranno stati sicuramente utili al debuttante di casa Alfa Romeo, soprattutto dopo i problemi avuti a Barcellona.
Sessione agrodolce per Alexander Albon, anch’egli al ritorno in F1 e con un nuovo team, Williams: nonostante una buona prima giornata con 104 giri, nell’ultimo giorno ha completato solo 18 giri. I suoi 122 giri totali (660 km) lo condannano al quartultimo posto, davanti solo ai piloti Haas.
Quelli a cui è andata peggio, purtroppo, sono stati i piloti Haas: la tardiva chiamata di Kevin Magnussen come titolare ha fatto sì che a dividersi questa sessione fossero in tre: il test driver Pietro Fittipaldi, che ha percorso solo 47 giri (254 km) il primo giorno, Mick Schumacher appena sopra quota 100 (14 giri, 563 km) e il già citato Kevin Magnussen, al ritorno in F1, con 98 giri (530 km).
COSTRUTTORI
Tra i costruttori al primo posto troviamo Mercedes, con oltre 2000 km all’attivo (2073 per la precisione) spalmati su un totale di 383 giri. Il team anglo-tedesco, sempre sopra i 110 giri giornalieri, riesce a coprire circa la distanza di 6 Gran Premi.
A guadagnare il secondo posto e appena sotto i 2000 km c’è un’ottima AlphaTauri con 369 giri (1997 km): la squadra di Faenza può uscire soddisfatta da questi test in cui ha mostrato di avere una monoposto molto solida.
Ferrari chiude il podio di questa singolare classifica. I 1889 km ripartiti su 349 giri confermano quanto visto a Barcellona: se c’è qualcosa che non è mancata alla Ferrari in questi test, sono sicuramente i chilometri e l’affidabilità. Insieme a Mercedes è stato l’unico team a mantenersi sopra ai 110 giri ogni giorno.
Buona prova anche per Alfa Romeo, che sabato conquista il record giornaliero di questa sessione: 150 giri. Il totale di 343 giri percorsi per un totale di 1856 km avrà sicuramente giovato anche a Valtteri Bottas, bisognoso di familiarizzare con le procedure di un nuovo team.
Non si può dire lo stesso di Alpine: il costruttore francese, come a Barcellona, è stato nuovamente afflitto da problemi di affidabilità, soprattutto il primo giorno. I 299 giri (1618 km) sono un bottino amaro anche in chiave motore, dal momento che Renault non ha team clienti.
L’affidabilità è stata un problema anche in casa Williams. L’incendio sulla FW44 con a bordo Nicholas Latifi nel giorno di venerdì gli ha consentito di percorrere solo 12 giri, record negativo di questa sessione. I 1396 km totali (258 giri) portano il team di Grove al terzultimo posto, un vero peccato dopo la buona prova della scorsa sessione.
In fondo alla classifica ci sono Haas e McLaren. La prima tra problemi con i piloti, di affidabilità e logistica riesce a concludere solo 249 giri (1348 km). Il team inglese, invece, soprattutto a causa di seri problemi ai freni anteriori, è riuscito a portare a casa solo 198 giri (1072 km).
MOTORI
Le solide prove di AlphaTauri e Red Bull (in particolare i 137 giri di Sergio Perez il giovedì) confermano quest’ultima come miglior motorista, con una media di 1862 km per vettura. Un ottimo inizio come motorista dopo l’acquisizione della struttura di Honda.
Il motore Ferrari è secondo con 1698 km per vettura: questa volta l’ottima percorrenza totale di Alfa Romeo ha contribuito notevolmente a tenere alta la media.
Al terzo posto si trova il motore Renault per cui valgono gli stessi ragionamenti fatti in precedenza su Alpine.
A Mercedes, invece, è successo l’opposto di quanto accaduto a Barcellona, con una distanza totale suddivisa in maniera molto variegata tra le 4 squadre fornite. Infatti all’ottimo risultato del team ufficiale e alla buona prestazione di Aston Martin (338 giri, 1829 km) si contrappongono le scarse prestazioni di Williams e McLaren che fanno precipitare la media a 1592 km. Il motore Mercedes finisce così in fondo a questa classifica.
Immagine: Media Mercedes
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