F1 | Terremoto in casa FIA: il Vice Presidente per lo Sport Robert Reid ha rassegnato le dimissioni

Autore: Marco Colletta
MarcoColletta marcocolletta
Pubblicato il 10 Aprile 2025 - 13:05
Tempo di lettura: 2 minuti
F1 | Terremoto in casa FIA: il Vice Presidente per lo Sport Robert Reid ha rassegnato le dimissioni
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Al centro della partenza di Reid la mancanza del rispetto dei valori fondamentali della FIA basati su trasparenza, responsabilità e cooperazione tra le parti

L’instabilità all’interno della FIA è diventata ormai un fatto con cadenza quantomeno mensile, tanto da portare ancora una volta all’addio di uno dei membri dalla propria posizione di rilievo. Questa volta più che una rimozione si parla di una vera e propria dimissione volontaria e il protagonista è il Vice Presidente per lo Sport, Robert Reid.

L’ex co-pilota australiano di rally è l’ultimo nome a essere iscritto alla lunga lista di persone che da un momento all’altro hanno contribuito in un modo o in un altro a creare instabilità tra le fila della Federazione Internazionale.

La motivazione alla base di questo abbandono è da legare a una rottura fondamentale negli standard operativi da parte della FIA stessa.

Reid, che è entrato a far parte della governance FIA con l’elezione a presidente nel 2021 di Mohammed Ben Sulayem, ha dunque lasciato vacante uno dei ruoli più importanti all’interno della Federazione, in quanto lo si poteva considerare come un braccio destro del presidente stesso.

Le dimissioni seguono anche il comunicato emanato dal presidente di Motorsport UK che ha accusato la FIA di una lenta perdita di moralità nelle proprie operazioni.

Nelle parole rilasciato da Reid, l’ex Vice Presidente fa sapere: “Quando ho preso questo ruolo, l’ho fatto per collaborare con i membri della FIA, aiutandoli per una maggiore trasparenza, una governance più forte e una leadership più inclusiva. Nel corso del tempo ho percepito un’erosione dei principi che avevamo promesso di rispettare e non posso più, in buona fede, far parte di un sistema che non li riflette più”

“Farmi da parte non è semplice, ma continuare a farne parte avrebbe compromesso ciò in cui credevo. È una decisione basata sui principi, non sulla politica. Il motorsport merita una leadership orientata sull’integrità, la responsabilità e il rispetto per i processi. Questo è lo standard minimo che ci dovremmo aspettare e di cui abbiamo bisogno”.

La decisione presa dall’australiano sembra essere legata – come riporta la BBC – anche alle ultime dinamiche che coinvolgono la decisione presa dalla FIA di diventare promoter del World Rallycross Championship, senza l’approvazione da parte del senato della FIA e del World Motor Sport Council, che creerebbero problemi legali anche con la “Competition Law” dell’Unione Europea.

Immagine di copertina: Media Ansa

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