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F1 | Tecnica: Mercedes W13, l’analisi di Paolo Filisetti delle modifiche di Sakhir [AUDIO]

di Paolo Filisetti
paolofilisetech
Pubblicato il 10 Marzo 2022 - 14:17
Tempo di lettura: 4 minuti
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F1 | Tecnica: Mercedes W13, l’analisi di Paolo Filisetti delle modifiche di Sakhir [AUDIO]
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Per P300.it il commento di Paolo Filisetti sulle modifiche portate in pista dalla Mercedes sulla W13 di Hamilton e Russell

La Mercedes è scesa in pista nei test in Bahrain con una versione rivista della W13, che fa discutere per l’interpretazione del regolamento nella zona delle pance.

Per P300.it ecco il commento audio di Paolo Filisetti su quanto visto in Bahrain sulla monoposto di Hamilton e Russell. Segui i test live con P300.it

Puoi ascoltare l’audio avviando il player o leggere di seguito l’analisi.



La Mercedes W13 ha mostrato le proprie forme definitive sulla pista di Sakhir poco prima che iniziassero i test di questa ultima sessione.

Si tratta di una monoposto radicalmente differente a livello di fiancate da quella che si era vista in occasione della prima sessione di test a Barcellona. Le fiancate sono state ridotte al minimo: sono ancora più scavate rispetto a quelle della monoposto precedente e, soprattutto, si differenziano perché anteriormente le imboccature non sono più squadrate e alte ma sono poste in una posizione verticale e dalla sezione stretta.

Andando a rivedere tutti i dettagli di questa monoposto si può notare un approfondito studio da parte dei tecnici di Brackley, abili nello sviluppare una prima versione con fiancate comunque piuttosto ridotte ma, per quanto riguarda la parte anteriore, con una sezione frontale ben evidente; per poi produrne una seconda, quella di Sakhir, con un notevole sforzo progettuale e produttivo che dimostra quando Mercedes sia in grado di far correre progetti diversi su binari paralleli, senza avere la minima ripercussione sui tempi di produzione dei vari pezzi. Questo è l’elemento forse più importante a seguito di questa evoluzione della monoposto di quanto non ne siano le sue forme.

La sezione frontale delle imboccature delle fiancate è verticale ma, di fatto, il paradosso potrebbe sembrare questo: la stessa sezione delle imboccature è quella della Ferrari, nonostante lo sviluppo dei volumi delle fiancate sia radicalmente differente. Lo studio della Mercedes porta ad una maggiore pulizia del flusso d’aria che passa sulla parte superiore del fondo, cercando di avere non sono una minore resistenza aerodinamica, ma soprattutto poter sfruttare la parte superiore per garantire un ulteriore carico aerodinamico generato da questa parte della vettura. Sebbene sia rimanga colpiti dalla raffinatezza del disegno e da quanto i volumi siano stati ridotti, bisogna comunque dire che non si tratta di una monoposto versione B. Gli ingombri base delle fiancate al livello del punto di contatto tra il fondo e l’inizio delle fiancate stesse è rimasto invariato rispetto alla versione precedente.

È stata invece tutta ristretta la sezione superiore. Questo ha poi comportato il fatto che compaiano delle ampie feritoie di smaltimento del calore sia sulla parte iniziale, quella superiore a lato dell’abitacolo, e poi in corrispondenza della Power Unit. Una configurazione innovativa, soprattutto per quella che possiamo immaginare sia la posizione all’interno di queste fiancate ridotte al minimo, quella dei radiatori. Ciò non toglie che alcune perplessità siano state fornite da alcuni elementi caratteristici di questa nuova veste.

Quello che si può notare è la presenza di un profilo alare che va a carenare i coni antintrusione ai lati dell’abitacolo. Questo profilo potrebbe essere definito mid-wing o bridge-wing, come quelli presenti già negli ultimi anni e, nello spirito delle regole, non dovevano più essere presenti, con i coni antintrusione inglobati all’interno del volume principale delle fiancate, interpretazione portata da tutti gli altri team indipendentemente da come il profilo delle fiancate si sia differenziato vettura per vettura.

Questi profili a centro macchina servono per un indirizzamento del flusso verso il posteriore e per generare vortici. Indicativa la presenza infatti di quattro generatori di vortice in corrispondenza degli specchietti retrovisori, posizionati leggermente più in basso, che permettono un distacco del flusso verso la parte esterna della vettura e verso il retrotreno. Non si può sostenere a priori che questi elementi siano contro le regole, ma è comunque un dato non di poco conto il fatto che un solo team abbia presentato una vettura con i coni antintrusione separati dal resto della fiancata. Innegabilmente i tecnici della FIA avranno valutato i volumi delle fiancate secondo quelli che sono i parametri del CAD forniti dal team; nello stesso tempo nessuno si sarebbe potuto aspettare che questi profili alari potessero comparire sulle monoposto 2022, che dovevano essere caratterizzate da una totale semplificazione del concetto aerodinamico quanto meno per quanto riguarda la presenza di profili aggiuntivi rispetto al volume principale delle fiancate.

Immagini: Media Mercedes, Paolo Filisetti


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