F1 | Sulla Ferrari esordiranno gli specchietti montati sull’Halo

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Gianluca Zippo @GianlucaZippo
10 Maggio 2018 - 17:15
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Come spesso sta accadendo in questo avvio di stagione 2018, è la Ferrari la monoposto a catturare gli sguardi di osservatori, addetti ai lavori e, ovviamente, team avversari. Poco prima dell’appuntamento di Baku, in risposta alle perplessità di alcuni piloti che, soprattutto durante i test, avevano avanzato riserve sulla visibilità degli specchietti retrovisori, in particolare a causa dell’ala posteriore più bassa, la FIA aveva dato l’ok a montare gli specchietti sulla struttura dell’Halo.

Dopo le consuete verifiche tecniche del giovedì, la Ferrari ha presentato questa soluzione sulla SF71-H, con gli specchietti retrovisori ancorati sulla struttura del sistema di protezione della testa del pilota. Gli specchietti, sempre della misura minima regolamentare (150 x 50 mm), presentano ancora, ovviamente, i soffiaggi nella zona anteriore per favorire il passaggio del flusso d’aria, destinato poi ad investire la parte superiore delle fiancate. Oltre a diminuire la resistenza all’avanzamento dell’intera monoposto.

Ma non è tutto. Come si può chiaramente vedere dalle immagini, al di sopra dell’alloggiamento degli specchietti la Ferrari ha montato due flap supplementari. Dovendo i team montare gli specchietti in maniera solida, in modo da evitare vibrazioni che possano impedire al pilota di vedere, provocando quindi anche problematiche di sicurezza, secondo Motorsport.com la Ferrari può giustificare queste ulteriori appendici in quest’ottica. Dalle immagini, infatti, si vedono due tiranti partire quasi dall’estremità degli specchietti, per infilarsi nei flap posti poco più in alto.

Sempre Motorsport.com ha chiesto a Nikolas Tombazis, responsabile FIA per le questioni tecniche, come avranno intenzione di controllare la regolarità di queste innovazioni: “So per certo che, quando un team si fa avanti e dice di voler montare gli specchietti in un punto preciso della monoposto, è perché ritiene quell’allocazione maggiormente favorevole a livello aerodinamico. E lo stesso discorso vale per l’Halo“, ha sottolineato l’ingegnere greco.

È nostra responsabilità assicurarci che le regole siano abbastanza specifiche e faremo del nostro meglio in futuro per assicurarci che gli specchietti svolgano in pieno il loro compito, ovvero consentire di vedere bene dietro ed impedirne l’utilizzo a fini aerodinamici” – ha proseguito Tombazis – “Finché ci sarà un dispositivo sospeso sulla monoposto, i team si preoccuperanno sempre di un suo effetto aerodinamico. Ragion per cui, noi dobbiamo regolarlo nel modo giusto“.

Immagine: Twitter/f1boxes

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