Nel giorno dell’Immacolata emerge una storia che, di immacolato, ha ben poco. In un comunicato emesso dalla Mercedes risulta infatti che “Mercedes AMG High Performance Powertrains Ltd. ha intentato una causa nei confronti di un suo dipendente, al fine di proteggere la sua proprietà intellettuale”.
Detto così, potrebbe essere poco comprensibile, ma se vi parlassimo di “Spy Story” qualcuno potrebbe iniziare a capire di cosa si tratta. Ebbene, una seconda Spy Story sarebbe stata bloccata sul nascere proprio dalla Mercedes. Il dipendente in questione si chiama Benjamin Hoyle, è un ingegnere, ed è accusato di aver trafugato dati riguardanti la power unit Mercedes in attesa di passare alla Ferrari proprio in questo mese di Dicembre.
Il fattaccio sarebbe avvenuto durante il Gran Premio d’Ungheria di questo Luglio (vinto da Vettel con la Ferrari, scherzo del destino). Hoyle avrebbe prelevato un report di gara contenente informazioni sui chilometraggi, dati sensibili e altri file ‘interessanti’. Tutto questo sarebbe avvenuto dopo che Hoyle ha informato la Mercedes del suo passaggio in Ferrari, fatto risalente al mese di Maggio.
Sebbene Mercedes non abbia accusato direttamente Ferrari, è evidente (come successe nella Spy Story che ben conosciamo) che se questi dati fossero arrivati a Maranello avrebbero potuto dare un discreto (quanto illegale) vantaggio per il 2016.
A questo punto, Mercedes tramite l’azione legale sta cercando di rientrare in possesso dei documenti prelevati illegalmente e di bloccare il passaggio di Hoyle alla Ferrari o ad altro competitor fino alla fine del 2016. Oltre, ovviamente, al pagamento delle spese legali.
Si attendono aggiornamenti sulla questione, che potrebbe movimentare l’inverno della F1.
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