Cattive notizie per Silverstone: stando a quanto riporta la BBC, il circuito del Northamptonshire potrebbe anticipare la conclusione del suo contratto con la F1 a dopo il Gran Premio del 2019. L’accordo vigente è stato firmato nell’ormai lontano 2009 per una durata di 17 anni, nonostante lo stesso Bernie Ecclestone si sia trovato più volte in difficoltà nel trovare un punto d’incontro con il BRDC, società che gestisce il circuito.
Il problema, tanto per cambiare, è di natura economica. L’innalzamento delle richieste monetarie di Ecclestone per ospitare il Gran Premio di Gran Bretagna ha messo in seria difficoltà gli organizzatori della gara. L’accordo attuale prevede un aumento del costo pari al 5% annuo: si è partiti dai 12 milioni di sterline per il Gran Premio del 2010, quello del 2027 ne verrebbe a costare 27,5. Per confronto, gli organizzatori del Gran Premio del Bahrain pagano 31 milioni di sterline all’anno, quelli del Gran Premio di Russia 38,7 e quelli del Gran Premio dell’Azerbaijan ben 58.
La differenza tra queste tre corse nuove e Silverstone è però semplicissima e sotto gli occhi di tutti: l’organizzazione di Silverstone è garantita dal BRDC, società privata fondata nel 1928, mentre i tre Gran Premi di cui sopra sono promossi e finanziati dai rispettivi Governi al fine di promuovere il loro Paese nel mondo. Il BRDC non può certo sacrificarsi sull’altare del Gran Premio di Gran Bretagna, che pure si è svolto per la prima volta nel 1926 ed è uno dei cardini del motorsport mondiale.
Liberty Media, che ha rilevato la Formula 1 dalle mani di Bernie Ecclestone, non si è dichiarata disposta a rinegoziare un contratto in essere, per il semplice fatto che a quel punto sarebbe costretta a ridiscutere gli accordi con ogni singolo circuito in calendario. Stando all’agenzia Reuters, a Silverstone sarebbe stato offerto di proseguire almeno fino al 2022, ma resterebbero altre cinque edizioni del Gran Premio “scoperte”.
Il chairman Chase Carey e il direttore commerciale Sean Bratches hanno tutta l’intenzione di mantenere Silverstone in calendario, essendo circuito storico, ma prima di tutto è importante salvaguardare il Gran Premio stesso. Il problema è chiaramente la totale assenza di circuiti adeguati ad ospitare la Formula 1 in Gran Bretagna, considerando la situazione economica di Donington e l’immenso lavoro di messa in sicurezza che richiederebbe Brands Hatch. Si potrebbe virare su una soluzione cittadina, con Londra ovviamente in vantaggio su ogni altra location possibile ed immaginabile, ma i problemi da fronteggiare rimarrebbero molti: qualità dell’aria, inquinamento, complicazioni della viabilità, organizzazione e, di nuovo, soldi.
Nonostante la grande abilità riconosciuta ai grandi capi della Formula 1 come businessmen, pare che stavolta servirà davvero un miracolo affinché la Formula 1 possa tornare a Silverstone anche dopo il 2019.
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