F1 | Russell, accuse pesanti a Verstappen: “Mi ha minacciato, bullizza la gente da anni. A parti invertite Masi avrebbe temuto per la vita”

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 5 Dicembre 2024 - 15:23
Tempo di lettura: 5 minuti
F1 | Russell, accuse pesanti a Verstappen: “Mi ha minacciato, bullizza la gente da anni. A parti invertite Masi avrebbe temuto per la vita”
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L’inglese della Mercedes risponde con un one man show alle parole dell’olandese dopo il GP del Qatar

Avete presente l’atmosfera da ultimo giorno di scuola? Ecco, dimenticatela. Il Paddock del GP di Abu Dhabi ribolle delle polemiche tra Max Verstappen e George Russell dopo i fatti del GP del Qatar. L’olandese era stato penalizzato con una posizione in griglia, che gli aveva fatto perdere la Pole proprio a favore dell’inglese, per un rallentamento nel giro out del pilota Mercedes. Verstappen, poi, si era lamentato pubblicamente per il comportamento di Russell, sottolineando come l’inglese si fosse mostrato gentile davanti alle telecamere per poi cercare a tutti i costi di farlo penalizzare davanti ai commissari.

La penalità, giudicata da più parti quanto meno singolare, è tornata ad essere al centro dell’attenzione ad Abu Dhabi, con Russell che non ha gradito le parole di Verstappen e che, nella giornata dedicata ai media, si è letteralmente scagliato contro l’olandese con accuse pesanti, non solo legate all’episodio in questione ma anche legate al passato. Addirittura Mercedes ha indetto una conferenza stampa speciale, con Toto Wolff a supporto del suo pilota.

“Trovo tutto questo piuttosto ironico, considerando che sabato sera ha detto che avrebbe intenzionalmente fatto di tutto per schiantarsi contro di me e ‘sbattermi con la fottuta testa contro il muro‘. Quindi, mettere in dubbio l’integrità di una persona mentre si fanno commenti del genere lo trovo molto ironico, e non restarò qui a tollerarlo”.

L’episodio risale al post riunione con i commissari, con Verstappen che sarebbe stato poi sanzionato con una posizione di penalità. “Mi ha detto: ‘Non capisco perché hai voluto fregarmi in questo modo, sono deluso da te. Non avevo nemmeno intenzione di lottare con te in gara e ti avrei lasciato passare. Ma ora, se necessario, farò di tutto per sbatterti con la fottuta testa contro il muro’. Non capisco perché sia stato così inutilmente aggressivo e violento in quel contesto”. In realtà non sarebbe poi successo nulla di tutto questo, con l’olandese che si è preso la prima posizione in curva 1 per poi andare a vincere il GP del Qatar.

Russell è un fiume in piena e non si ferma alla questione Qatar, accusando il collega di bullismo: La gente è stata vittima di bullismo da parte di Max per anni. Non si possono mettere in discussione le sue capacità di guida, ma non sa affrontare le avversità. Ogni volta che qualcosa gli va storto, come a Jeddah o in Brasile nel 2021, reagisce in modo eccessivo. A Budapest quest’anno, la primissima gara in cui la sua macchina non era dominante, si è schiantato contro Lewis e ha criticato il suo team… Come ho detto, per me, quei commenti di sabato sera e domenica sono stati totalmente irrispettosi e inutili”.

L’inglese ha continuato: “Abbiamo un pilota al vertice di questo sport che si sente al di sopra delle regole, e penso che questo non sia giusto. Ammiro le sue battaglie in pista, quando è duro e aggressivo. Ma quello che abbiamo visto alla fine della stagione 2021 o in Messico con Norris non erano manovre dure e aggressive, ma da ‘tutto o niente’, di chi è disposto a buttare fuori un altro pilota e non penso che sia il modo in cui dovremmo gareggiare”.

Il 2021 torna a galla spesso nelle parole dell’inglese che, al tempo, correva con Williams in attesa di diventare titolare al fianco di Hamilton. Un’altra accusa grave riguarda i fatti di Abu Dhabi: “Potete immaginare a ruoli invertiti con Max che perde il mondiale nel modo in cui l’ha perso Lewis? Masi avrebbe dovuto temere per la sua vita”.

Non è finita qui, perché l’inglese si gioca la carta dell’esempio nei confonti dei più giovani per rafforzare le sue accuse: “Dobbiamo ricordare che siamo il top di questo sport. Questo weekend, in Mercedes abbiamo due giovani piloti con noi che ci guardano come modello. Questo non è ciò che dovremmo ispirare nei bambini di 8, 9 o 10 anni che seguono la Formula 1. Mio nipote ha otto anni, ha appena iniziato con il karting e guarda ogni gara. Questo non è il comportamento che dovrebbe vedere.”

Non è finita, perché Mercedes ha indetto una conferenza stampa speciale, nella quale il Team Principal Toto Wolff si è schierato in difesa del suo pilota attaccando il suo collega in Red Bull Christian Horner, reo di aver criticato Russell dopo l’evento del Qatar. Horner aveva sostenuto che la penalità per Verstappen era basata più sulle “reazioni isteriche di George” che su altro. Wolff ha rispedito al mittente le accuse, chiedendosi con quale autorità Horner commenta il suo pilota e definendolo un “Terrier chiassoso”.

In tutto questo, Verstappen è tornato su quanto successo ribadendo il suo stupore per il comportamento di Russell: “Nella mia carriera non ho mai vissuto qualcosa di simile a ciò che ho vissuto nella stanza dei commissari in Qatar. Per me è stato davvero inaccettabile. Insomma, siamo tutti piloti, abbiamo tutti molto rispetto reciproco, facciamo anche sport insieme, viaggiamo insieme. Certo, ci sono momenti in cui ti scontri, hai incidenti, non sei contento, ma quanto successo è inaccettabile.

Insomma, il weekend che chiuderà la stagione non inizia con la migliore atmosfera possibile. Sarà da capire ora cosa succederà: le accuse di Russell sono gravi e provengono, tra l’altro, dal rappresentante della GPDA. Come dire, sicuramente la questione non terminerà qui.

Immagine di copertina: Media Mercedes

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