Romain Grosjean ha ammesso che, a suo tempo, non era pronto per la F1 ai tempi del suo debutto nel 2009.
“Era troppo presto, per me” ha dichiarato “Avevo 23 anni. Oggi ci sono 17enni pronti per la F1, ma io non lo ero a 23 anni”. “Ero gestito da Flavio Briatore, che poi è stato radiato dalla F1 per il crashgate”. Da lì, Grosjean non ha avuto altre occasioni per correre in F1, tra il 2010 e il 2011.
Il ritorno nella massima categoria è avvenuto nel 2012, ma, per stessa ammissione del pilota, non è stato un ritorno facile, costellato da molti incidenti che gli costarono una gara di squalifica. E il costante supporto di una psicologa.
“Lavoro con una psicologa dalla gara di Spa-Francorchamps del 2012. Una psicologa che lavora con molte personalità dello sport di alto livello. Ed è stato molto interessante imparare a capire le cose, a muoversi in avanti prima di vivere direttamente certe cose”.
“Lei mi ha reso più paziente e mi ha aiutato a capire il motivo delle mie decisioni, giuste o sbagliate, e perché la mia carriera non stesse andando come volevo. E poi è arrivata anche la paternità – e mentre sei concentrato sulla tua carriera, diventare padre è stata una delle migliori esperienze del mondo”.
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