F1 | Right of Review: come funziona e cosa rischia Verstappen per il caso Interlagos

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di Alessandro Secchi @alexsecchi83
16 Novembre 2021 - 19:14
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Mercedes ha chiamato in causa il nuovo onboard di Verstappen per chiedere di rivedere l’episodio di Interlagos. Cosa può succedere?

Mercedes oggi si è avvalsa del Right of Review in relazione al caso del 48° giro del Gran Premio di San Paolo, chiedendo alla FIA la possibilità di rivedere il sorpasso di Lewis Hamilton, con conseguente difesa oltremisura di Max Verstappen, al fine di valutare una possibile penalità per il pilota olandese.

L’uscita di pista di entrambi i piloti era stata notata dai commissari, ma non era stato possibile investigare pienamente perché non era a disposizione il camera car della Red Bull di Verstappen per un’analisi completa.

Il camera car in questione è stato pubblicato nella giornata di oggi e il team campione del mondo, dopo un weekend brasiliano a dir poco burrascoso con un Toto Wolff decisamente sopra le righe, ha preso la palla al balzo per appellarsi e chiedere che tutta la situazione venga rivista dai commissari di Interlagos.

Prima di tutto rivediamo l’episodio con l’audio del camera car dell’olandese, quello che “serve” per capire effettivamente il tipo di manovra svolta per difendersi.

Dall’audio della RB16B, unito alle immagini, si nota chiaramente come Verstappen freni lunghissimo per rispondere alla staccata profonda di Hamilton. L’ultima scalata di marcia, addirittura, arriva quando l’olandese è già in ingresso curva, esattamente in questo punto:

Che l’olandese sia arrivato lungo è chiaro ed evidente. Al tempo stesso queste immagini fanno cadere le accuse di intenzionalità nel voler colpire Hamilton: Verstappen “fatica” a far entrare la monoposto in curva, ma non porta mai il volante in posizione dritta e tanto meno non gira verso destra per agganciare la Mercedes W12 dell’inglese, che si tiene a distanza e sfila largo. La posizione del volante e delle mani di Verstappen, visibili da questo onboard e dalla camera giroscopica posizionata frontamente al casco, non mostrano alcuna intenzionalità di arrecare un danno ma il solo tentativo di difendersi, andato però oltre i limiti.

Come funziona il Right of Review

Il “Right of Review” è regolamentato dall’articolo 14 del Codice Sportivo Internazionale FIA e recita che:

“Se, in una competizione, un elemento nuovo e significativo viene scoperto e non era disponibile alle parti al momento della decisione presa, i commissari dell’evento possono decidere di riesaminare l’evento, a seguito di una richiesta di review da parte di una delle parti in causa o direttamente colpita dalla decisione, oppure dal Segretario generale dello Sport della FIA.

I commissari si devono riunire in una data concordata, chiamando le parti in causa a testimoniare per prendere una decisione alla luce delle nuove prove portate e prima non disponibili.

Il diritto di review non ha potere sospensivo rispetto alla decisione originale se questa è stata presa; i commissari possono solo determinare se gli elementi portati sono effettivamente nuovi e rilevanti”.

Quanto è determinante il nuovo onboard?

Non vi è dubbio che l’elemento portato da Mercedes come prova per chiedere il Right of review sia nuovo. Solo oggi, infatti, il camera car della Red Bull è stato pubblicato. Quello su cui dovranno pronunciarsi i commissari è la rilevanza effettiva di tali immagini. L’evento in diretta è stato notato e poi non si è proceduto con un’investigazione. A disposizione dei commissari c’erano almeno quattro riprese:

– Il feed principale della FOM, quello dal quale abbiamo tutti assistito all’evento
– La ripresa dell’elicottero sopra la pista
– Il camera car di Lewis Hamilton
– La ripresa dalla camera car posteriore di Max Verstappen

Oltre a queste quattro immagini, ora i commissari hanno a disposizione le due camere giroscopiche poste di fronte al casco dei piloti e il camera car della monoposto #33.

Il Codice Sportivo Internazionale, relativamente al famoso “pushing another driver off track”, recita all’articolo 2b, capitolo 4, dell’Appendice L che “manovre che possono ostacolare un altro pilota, come il portare deliberatamente la monoposto oltre il limite della pista o qualsiasi altro anormale cambio di direzione, sono proibite”.

È evidente che i commissari dovranno focalizzarsi su quel “deliberatamente”. L’azione di Verstappen, vista dall’abitacolo, non pare intenzionata tanto a spingere fuori la Mercedes quanto a tenere la sua monoposto in pista dopo una frenata allungata per difendere la posizione; anche perché l’olandese dopo essere stato passato da Hamilton si concentra sulla frenata senza mai guardare lo specchietto di destra. Nel recente passato, però, questo tipo di azioni è quasi sempre stato penalizzato. Uno degli ultimi è il caso di Pierre Gasly con Fernando Alonso (5 secondi) nella partenza del GP di Turchia.

Non è da escludere, quindi, che la prova venga accolta come determinante e che si passi ad una penalizzazione di Verstappen, magari con delle posizioni in griglia da scontare in vista di uno dei prossimi eventi. Non resta quindi che attendere le prossime notizie di questo mondiale infinito, tra azioni in pista e polemiche al di fuori.

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