F1 | Review metà stagione 2022, Ferrari: prestazione al top, affidabilità e muretto da migliorare

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
23 Agosto 2022 - 16:30
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Segue la review di metà stagione del team Ferrari per il mondiale 2022 di F1

Se guardassimo alle pure prestazioni è davvero difficile digerire il fatto che Charles Leclerc si trovi, dopo 13 gare, ad 80 punti da Max Verstappen e la Ferrari a 97 dalla Red Bull. Eppure la storia di questo mondiale 2022 ci consegna una Rossa a due facce, che in base ai punti di vista lascia vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.

Se parliamo di velocità pura e dimostrazioni di forza, la F1-75 si è distinta più volte come la monoposto più forte della griglia 2022. Il top lo si è visto in qualifica, con 8 pole su 13. Ma anche in gara, in più occasioni, ha stupito per il passo gara. Lo ha fatto in Australia, dove ha vinto in modo perentorio. A Barcellona la situazione sarebbe stata simile se non fosse arrivato il ritiro per Leclerc. A Monaco, muretto a parte, c’erano le condizioni per vincere così come a Baku, teatro di un altro ritiro. In Francia il passo era quello di una potenziale vittoria, arrivata invece in Austria con forza e senza appello.

Abbiamo accennato ai ritiri e al muretto. Ecco, proprio questi due elementi sono il contraltare di una vettura nata bene e cresciuta ancora meglio nell’arco della stagione.

L’affidabilità è il tallone d’Achille di questa monoposto e lo si vede dal numero dei ritiri per guasti, 4 sui 7 totali, oltre che dalle penalità già scontate in griglia per la sostituzione delle varie parti. La Ferrari ha puntato tutto sulle prestazioni, ben conscia della necessità di omologare una Power Unit forte che recuperasse il gap da Mercedes e Red Bull, oltre che della possibilità di lavorare in futuro sull’affidabilità. L’obiettivo prestazionale è sicuramente stato raggiunto, mentre la costanza di risultati è ciò che al momento manca. Ma, pensando al recente passato, ad oggi è meglio avere una PU veloce che potrà essere resa più affidabile di una resistente ma lontana dalle prestazioni migliori.

ferrari

Non solo affidabilità: un paio di errori di Charles Leclerc (ad Imola e Le Castellet) ed alcune decisioni contestate del muretto sono costati diversi punti in entrambe le classifiche iridate. I tre Gran Premi della discordia sono quelli di Monaco, Gran Bretagna ed Ungheria, nei quali le scelte sono andate soprattutto a svantaggio di Leclerc. E, considerato che fino ad inizio maggio il monegasco è stato in testa al mondiale, è lecito pensare che il divario di 80 punti attuale potrebbe essere inferiore con ancora nove appuntamenti da disputare. Anche se, con i se e con i ma, è sempre difficile fare i conti.

Parlando di piloti, Charles Leclerc sta proseguendo nel suo processo verso la definitiva maturità. I due errori sopracitati, dei quali il monegasco si è assunto la totale responsabilità, vanno inquadrati anche in una differenza di esperienza con il suo diretto avversario, seppur di pari età; ricordiamo sempre che Verstappen ha esordito tre anni prima, dovendo a sua volta far fronte ad errori (e critiche). Sicuramente Charles si sta dimostrando un cecchino in qualifica, mentre in gara tra sbavature e decisioni non precise del muretto la situazione iridata sembra quasi compromessa.

Per quanto riguarda Sainz, lo spagnolo ha sì ottenuto in questa stagione la sua prima pole e la sua prima vittoria (a Silverstone), ma globalmente sembra abbia faticato più del suo compagno ad adattarsi alla F1-75. Un paio di errori ad inizio stagione lo hanno subito allontanato in classifica da Leclerc, ma con successiva costanza ed approfittando dei problemi della vettura gemella si è poi riavvicinato, con il divario ora di 22 punti tra i due.

Il confronto con la scorsa stagione è superfluo da affrontare: la Ferrari gode di oltre il doppio dei punti in classifica costruttori, 334 contro 181,5 del 2021. Un altro punto a favore del bicchiere mezzo pieno, con ancora quasi metà stagione da completare. Rispetto al recente passato, un passo avanti deciso, in attesa di affidabilità e più tranquillità nelle scelte nei momenti decisivi.

Immagine: Media Ferrari

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