Segue la review di metà stagione del team Aston Martin per il mondiale 2022 di F1
I 77 punti con i quali Aston Martin si è classificata al settimo posto nella classifica costruttori del 2021, dopo 13 gare di questa stagione, sono un miraggio. E già questo dovrebbe bastare a capire quanto, in questo 2022, il team di Lawrence Stroll stia deludendo sotto tutti gli aspetti, sportivi e tecnici.
I soli 20 guadagnati fino ad ora (16 da Sebastian Vettel, 4 da Lance Stroll) rappresentano un campanello d’allarme anche pensando al fatto che, ai 77 della scorsa stagione, “mancano” i 18 frutto della squalifica del tedesco a Budapest. Parlando a parità di gare, dopo tredici appuntamenti del 2021 i punti conquistati erano 53, più del doppio e sempre con la squalifica dell’Ungheria da pesare.


Lo stesso ragionamento applicato a Williams vale anche per Aston Martin, ma cambia la tempistica. Per vedere una versione completamente stravolta della AMR22 si è dovuta attendere la sesta gara di Barcellona, tra l’altro senza poche polemiche dato che le modifiche apportate alla monoposto, specialmente nella zona delle pance, hanno ricordato molto da vicino quanto visto sulla Red Bull RB18 con un cambio netto di filosofia progettuale. Il tutto per un team che, nel recente passato, era già stato al centro dell’attenzione per altri “spunti”: inutile ricordare la “Mercedes rosa” al tempo della Racing Point, nel 2020.
Per quanto ci si possa ispirare a questo o quel team, in ogni caso, quello che conta sono sempre le prestazioni in pista e Aston Martin, semplicemente, è crollata rispetto alla scorsa stagione. Il nono posto in classifica costruttori stride con i comunicati stampa nei quali il management si dice pronto e voglioso di raggiungere le prime posizioni quanto prima per dare concretezza al suo progetto. Al momento, però, le acque sembrano più che agitate nonostante l’arrivo di rinforzi quali l’aerodinamico Dan Fallows dalla Red Bull.

E non è finita qui, perché anche sul fronte piloti ci sono novità non da poco. Se Lance Stroll è evidentemente blindatissimo nonostante risultati sempre più al ribasso, il weekend ungherese si è aperto con l’annuncio del ritiro di Sebastian Vettel. Il quattro volte campione del mondo, che abbandona per dedicarsi alla sfera privata, lascerà la F1 al termine di questa stagione, iniziata con due gare saltate per Covid e proseguita, tra alti e bassi, almeno con più punti in classifica del compagno.
Il suo posto verrà ereditato da Fernando Alonso. Il due volte campione del mondo inizierà quindi l’ennesima avventura della sua carriera in F1 dopo un addio lampo ad Alpine, che l’aveva riportato in F1 nel 2021.
C’è quindi aria di rivoluzione – l’ennesima – per il team nato dalle ceneri di Force India e Racing Point. Nei pressi di Silverstone è in costruzione la nuova Factory, arriverà un nuovo pilota e ci sarà da portare in pista una nuova monoposto. Intanto, mancano ancora nove gare al termine della stagione. Finire degnamente può solo essere l’obiettivo minimo di un anno iniziato con altri auspici.
Immagine: Media Aston Martin
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