Segue la review di fine stagione di Yuki Tsunoda (Red Bull) per il mondiale 2025 di F1
Doveva essere l’anno della svolta, della rivincita personale per una promozione che, dentro di sé, sentiva di meritare. Promozione che, poi, è anche arrivata, senza però portare ai vantaggi e ai risultati tanto desiderati e, in parte, anche decantati negli anni precedenti. Dal 2025, Yuki Tsunoda esce male e con meno certezze che mai, avendo anche perso la possibilità di rimanere sulla griglia di partenza per il prossimo anno. Un colpo duro per il giapponese, il quale, alla fine, non è riuscito a dimostrare di saper rendere al meglio una volta messo al volante della stessa vettura di Max Verstappen.
Il suo campionato è cominciato bene, almeno in qualifica, con il quinto tempo a Melbourne e il nono a Shanghai, forte di una vettura, la VCARB02, inaspettatamente in forma sul giro secco. Un paio di strategie errate da parte del muretto gli hanno impedito di portare a casa risultati di rilievo, ma ecco la decisione, un po’ a sorpresa, che potrebbe cambiare le sorti dell’annata del classe 2000: la tanto agognata promozione in Red Bull. Una promozione per la quale Tsunoda ha lottato per tutto il 2024, con Daniel Ricciardo prima e Liam Lawson poi, venendo scavalcato dal neozelandese nelle preferenze della casa madre proprio sul finale della scorsa stagione.
Anche per questo motivo il 2025, per Yuki, doveva rappresentare altro rispetto a ciò che è stato. Calato finalmente nell’abitacolo della vettura senior, le promesse fatte da Tsunoda al mondo intero erano chiare: lottare con Verstappen fin da subito, con l’obiettivo, a lungo termine, di essere perfino più veloce del 4 volte iridato. Promesse mal rispettate e, probabilmente, fin troppo ottimiste. I 33 punti messi da parte dal giapponese rappresentano sì il suo miglior risultato in F1 in termini numerici, ma sono tutto fuorché lontani da ciò che il #22 aveva già fatto vedere in passato. Per rendere l’idea, nel 2021, suo anno d’esordio, i punti finali erano stati 32, l’anno scorso 30.
Il livello del classe 2000, insomma, si è sempre mantenuto più o meno lo stesso, con pochissimi picchi, rappresentati da alcune delle più classiche delle giornate di grazia, e numerosi bassi. Non c’è poi solo lo scarso rendimento in Red Bull a certificare quanto l’annata di Tsunoda sia stata negativa. Yuki, nel 2025, è diventato il compagno di squadra di Verstappen meno realizzativo in classifica, davanti soltanto a Carlos Sainz, fermo a quota 15 nel 2015 ma al volante, all’epoca, di una vettura di centro gruppo come la Toro Rosso, nonché al suo anno d’esordio nella massima serie.
Che la RB21 fosse una monoposto complicata da portare in pista e mettere a punto non è mai stato un segreto, avendolo confermato a più riprese anche lo stesso Verstappen. Giungere sedicesimo in classifica Piloti, però, a pari punti con Lance Stroll, davanti soltanto ai tre alfieri dell’Alpine e al debuttante Gabriel Bortoleto non può che aggravare la posizione del giapponese. Alla fine, la fiducia è venuta meno e per il 2026, sullo schieramento del Circus, anche per lui si è persa la possibilità di avere un posto riservato a suo nome.
Immagine: Media Red Bull
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