F1 | Review fine stagione 2025, Lance Stroll: sempre un grande punto di domanda

Di: Simone Casadei
Pubblicato il 28 Dicembre 2025 - 17:00
Tempo di lettura: 2 minuti
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F1 | Review fine stagione 2025, Lance Stroll: sempre un grande punto di domanda

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Segue la review di fine stagione di Lance Stroll (Aston Martin) per il mondiale 2025 di F1

Da diversi anni, è tra i piloti sulla griglia sui quali ci si pone il maggior numero di domande. A momenti di forma inaspettati alterna infatti prestazioni sottotono, lontane da quelle del compagno di squadra, che fanno nascere il dubbio sul suo reale potenziale. In ogni caso, anche nel 2025, Lance Stroll non ha brillato particolarmente e si ritrova ora con pochissime carte in mano per la prossima stagione, nella quale spera di sfruttare i progressi di Aston Martin per tornare su livelli prestazionali quantomeno accettabili.

Per quanto, sul piano contrattuale, il canadese non sia certo tra i più in difficoltà – suo padre Lawrence è da anni il proprietario della squadra – diverso è il discorso su quello dei risultati in pista. Dopo un inizio incoraggiante e più brillante di Fernando Alonso, che lo ha visto terminare in zona punti sia in Australia che in Cina, la parabola del #18 si è presto affievolita, portandolo lontano dalla top 10 per nove tappe consecutive. Alle speranze iniziali, dunque, hanno fatto seguito le criticità di sempre, tra qualifiche insipide e gare anonime, lontano dai protagonisti principali.

Il periodo migliore Stroll l’ha vissuto in piena estate, tra Silverstone e Zandvoort. Quattro gare in cui il classe 1998 ha collezionato tre arrivi al settimo posto, che hanno rappresentato più della metà del suo guadagno in termini di punti dell’intera stagione. Il risultato finale lo premia, se così si può dire, sotto l’aspetto numerico rispetto al 2024, con nove lunghezze di vantaggio rispetto alla campagna di 12 mesi fa, ma lo penalizza di tre posizioni in meno in graduatoria, sedicesima contro tredicesima.

Un rendimento che indica come Stroll, in questi ultimi anni, non abbia mai fornito dei reali spunti per poter pensare ad un ruolo maggiormente sotto ai riflettori. C’è infatti da precisare che le prestazioni estive sono arrivate in concomitanza con gli aggiornamenti, centrati, portati da Aston Martin a Spa, che hanno permesso alla scuderia britannica di incrementare le prestazioni della AMR25 su una certa tipologia di tracciati. Non abbastanza, in ogni caso, per il canadese, che dopo l’Olanda si è ritrovato nuovamente a secco per otto Gran Premi.

Il quesito, dunque, resta il medesimo di sempre. L’anno prossimo il team inglese affronterà numerosi cambiamenti e l’obiettivo è quello di essere protagonisti nella nuova era. Se l’apporto preziosissimo di Adrian Newey, la Power Unit Honda e il carburante sviluppato da Aramco dovessero rivelarsi ingredienti necessari per rendere Aston Martin una squadra di vertice, Stroll dovrà dimostrare di essere pronto. Se così non fosse, per la prima volta dopo anni, il canadese potrebbe non avere più la certezza di un sedile per il 2027. Al momento, è tutto nelle mani di Lance.

Immagine: Media Aston Martin

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