Segue la review di fine stagione del team Ferrari per il mondiale 2025 di F1
Disastro. Non c’è altro termine per definire la stagione 2025 della Ferrari, una specie di soap-opera all’interno della storia del mondiale. Un anno iniziato sulle ali dell’entusiasmo per l’arrivo di Lewis Hamilton e per le aspettative altissime poste dalla stessa Rossa si è trasformato, forse neanche incredibilmente, in una delle peggiori uscite della storia del team di Maranello.
Che, nonostante l’entusiasmo, qualcosa che non andava ci fosse si era capito dai test in Bahrain, con una SF-25 chiaramente scorbutica dagli onboard che avevamo piazzato, nella nostra analisi post prove, al quarto posto della classifica dei top team. Il risultato è stato poi progressivamente confermato con l’andamento della stagione: sebbene, nella fase centrale, la Rossa si sia fregiata di trovarsi al secondo posto, lontanissima, dietro McLaren, nella seconda parte la scomparsa di problemi sulla Mercedes e il ritorno della Red Bull (con un solo pilota) ha chiarito le cose e riportato il team nella posizione di sua competenza.
La stagione è stata rigorosamente accompagnata da aspettative di rimonta gara dopo gara, sebbene già nelle prime uscite ci fossero stati segnali preoccupanti. La doppia squalifica del GP della Cina, la doppia esclusione dal Q2 di Imola e l’assenza di vittorie nel primo terzo di stagione erano segnali sufficienti per capire che la situazione era già difficile. Si è aggiunto, in estate, il mito della sospensione posteriore che avrebbe dovuto raddrizzare la stagione e che ha, possibilmente, accentuato i problemi.
La Ferrari ha concluso la stagione con zero vittorie come successo, recentemente, nel 2021, 2020, 2016, 2014. Ha conquistato sette podi, tutti con Charles Leclerc. Lewis Hamilton ha portato a casa la vittoria nella Sprint di Shanghai prima di essere, con un assetto da quella vittoria derivato, squalificato per consumo del pattino. Ha poi conquistato il podio anche nella Sprint di Miami in condizioni miste, ma entrambi i risultati non contano per le statistiche ufficiali dei Gran Premi. Parleremo poi dei piloti in articoli dedicati, ma è incredibile pensare come il film della stagione uscito da Piazza Castello, nella grande festa di inizio anno, si sia trasformato rapidamente in un incubo senza fine.
A questo si aggiungono i problemi di comunicazione, molteplici nel corso del 2025. Per tutto l’anno il Team Principal Fred Vasseur ha parlato di potenziale (che non c’era) da estrarre e di esecuzioni sbagliate che andavano a complicare i weekend. Lewis Hamilton è stato un’altalena di dichiarazioni da inizio a fine anno, mentre il Presidente Elkann non ha di certo aiutato invitando i piloti a guidare di più e parlare meno a fronte di una monoposto non all’altezza. Altro che “migliorata”, come ha sostenuto lui. Infine c’è Charles Leclerc, unica voce sincera all’interno del team, ai limiti della tenerezza per gli intenti nobili e la triste schiettezza.
Sono anni che si ripete ma, mai come questa volta, ne vale la pena. La speranza è che, a Maranello, abbiano imparato dagli errori commessi su tutti i fronti. La rivoluzione del 2026 è un’opportunità per tutti. Sbagliare ancora un altro ciclo rappresenterebbe un problema molto più grande di quanto successo in questa stagione. Sarebbe la parola fine su un ciclo da cui ci si aspettava bene altro.
Immagine: Media Ferrari
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