Segue la review di fine stagione di Charles Leclerc (Ferrari) per il mondiale 2025 di F1
Charles Leclerc ha iniziato il 2025 nell’ombra, da spettatore privilegiato dell’arrivo di Lewis Hamilton quale suo nuovo compagno di squadra, dal quale per certi versi (e come in molti avevano scritto) avrebbe avuto solo da imparare. Una sentenza forse esagerata, dato che si parlava di chi aveva le chiavi di casa della Rossa da ormai sei stagioni. La settima, alla fine, è stata quella che forse ha detto di più sul pilota monegasco.
Leclerc, infatti, non solo ha confermato la sua leadership interna, ma lo ha fatto con convinzione e prestazioni nettamente superiori al compagno, con un divario inimmaginabile al tempo degli annunci e delle aspettative. I suoi sette podi di stagione (ovvero il 100% di quelli conquistati dalla Rossa) sono non solo la risposta a chi lo vedeva già declassato dall’arrivo del sette volte iridato, ma anche un chiaro segnale per la stessa Ferrari.
Da tanto, troppo tempo si dice che a Leclerc sia mancata soprattutto la monoposto per lottare per il titolo, eccezion fatta per le prime gare del 2022. Charles si appresta ad iniziare la sua ottava stagione a Maranello e potrebbe essere l’ultima, stavolta per davvero. A meno di incredibili colpi di scena, l’unica squadra che nel 2027 potrebbe cambiare qualcosa è Aston Martin, di cui si parla già da qualche settimana. Quello di Leclerc è comunque il nome più importante dopo quello di Verstappen e, qualora dovesse finire davvero sul mercato, certamente farebbe rumore.
Anche nel 2025 il monegasco ha dimostrato di essere dietro solo all’olandese in termini di rendimento, con la capacità di ottenere prestazioni spesso impensabili in rapporto al mezzo a disposizione, esattamente come il suo collega della Red Bull. I sette arrivi sul podio, di cui due secondi posti, sono oro per una monoposto mai in lizza per il titolo e con un secondo posto nel Costruttori per qualche settimana che ha rappresentato solo fumo negli occhi dei tifosi. La SF-25, al contrario di tante dicerie, non è mai stata una monoposto competitiva a sufficienza nemmeno per una vittoria di tappa, che infatti non è arrivata.
L’unica certezza per la Rossa resta quindi questo ragazzo – ormai diventato uomo – che ha ancora la forza di dedicare parole d’amore ad un team incapace di ripagarlo come merita per la passione, la dedizione e l’attaccamento che ha mostrato in tutti questi anni. Anche in questo disgraziato 2025, nel quale sembrava mediaticamente essere stato messo da parte, ha reagito come meglio non avrebbe potuto; lasciando parlare la pista dopo settimane di sogni, aspettative e parole al vento, come spesso succede durante l’inverno. E la pista, che non mente praticamente mai, dopo nove mesi ci ha consegnato un Leclerc ancora più luccicante del solito, consapevole della propria forza e con un potere “contrattuale” ancora più importante, in virtù della stagione appena trascorsa e di come gli equilibri interni si sono distribuiti.
Ad oggi, il faro della Ferrari, l’unico nome apparentemente in grado di portarla al titolo, è Charles Leclerc. Lo è, in realtà, da tempo. Ma, come non mai, sarebbe ora di capirlo: prima che sia troppo tardi. Perché anche i più grandi amori possono, ad un certo punto, terminare.
Immagine: Media Ferrari
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