Segue la review di fine stagione del team Haas per il mondiale 2024 di F1
E dire che Ayao Komatsu era stato quasi preso sottogamba al momento di sostituire Guenther Steiner nel ruolo di Team Principal della Haas. Sotto la sua guida, il team americano non solo non ha fatto rimpiangere la vecchia gestione della “Star di Netflix” ma, anzi, ha invertito la rotta con una bella stagione nonostante le premesse iniziali, volte a restare molto con i piedi per terra. Ne è conseguito un 2024 per certi versi inaspettato, impreziosito da un bel risultato in classifica finale, un morale definitivamente risollevato e un Oliver Bearman in rampa di lancio dopo due belle uscite al posto di Kevin Magnussen, al fianco di un Esteban Ocon in cerca di riscatto.
Haas, il voto del Team è 7
Il nuovo team principal Ayao Komatsu era stato piuttosto chiaro alla vigilia dei test pre-stagionali: dalla nuova VF-24, ci sarebbe stato poco da aspettarsi. Il giapponese sarà stato certamente contento di essere smentito, dato che la vettura 2024 ha saputo ben comportarsi in diverse occasioni, regalando numerosi arrivi a punti e nuova speranza ad una squadra che, dopo un 2023 disastroso, aveva assolutamente bisogno di uno spiraglio di luce. Il sesto posto nella classifica Costruttori sfuma più per sfortuna che per demeriti del team, con il sorpasso di Alpine dovuto principalmente al secondo e terzo posto conquistati nella tappa brasiliana. Le premesse per affrontare con decisioni il 2025 paiono comunque esserci, a partire da una coppia del tutto nuova, formata dall’esperto Ocon, in cerca di riscatto dopo il trattamento ricevuto dalla compagine francese, e dal giovane e promettente Bearman, già in grande spolvero in un paio delle sue inattese uscite stagionali.
Nico Hulkenberg | 7
Il pilota tedesco ha sempre avuto una sorta di alone di mistero attorno a se. Probabilmente avrebbe meritato una chance in un top team almeno una volta e l’unica volta in cui questo è avvenuto, fuori dalla F1, ha portato una vittoria alla 24 ore di Le Mans. La stagione 2024, l’ultima con la Haas, a 37 anni, ci ha regalato un Hulkenberg che può diventare un bel punto di riferimento per il futuro team Audi. Una stagione corsa bene, con ottimi piazzamenti e un ultimo quarto di campionato sempre in top ten quando è giunto al traguardo. Hulk è sempre lui.
Kevin Magnussen | 6
Questa volta l’avventura in F1 è davvero finita. Dopo il primo ritiro lampo tra fine 2020 e inizio 2022, il danese si è rituffato in abitacolo per altri tre anni con Haas. L’ultima stagione l’ha visto soffrire un po’ il confronto con Hulkenberg, nonostante qualche buon exploit come il settimo posto di Città del Messico. A completare un stagione complicata, la squalifica di Baku per aver raggiunto il limite di punti sulla patente e l’assenza in Brasile per indisposizione, con Bearman al suo posto. Il 6 è un voto di saluto dopo tanti anni nel Circus.
Oliver Bearman | 7
Se un normale rookie salterebbe di gioia alla sola notizia del dover effettuare una FP1, mettetevi nei panni di Oliver Bearman, sostituto di tutta fretta di Carlos Sainz in Ferrari in Arabia Saudita e di Kevin Magnussen in due occasioni, in Azerbaijan e Brasile. Tre gare in un anno da debuttante che, sicuramente, gli sono valse il sedile della Haas full time per il 2025. Ed è tutto merito del giovane britannico, capace di reggere benissimo la pressione sia all’esordio con la Rossa che nelle ulteriori uscite, mostrandosi prontissimo al grande salto.
Immagine: Media Haas
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