Il responsabile dell’area Powertrain F1 spiega come e perché è avvenuto il cambio di Power Unit per il 2026
Un cambio radicale, con maggiore importanza dell’elettrico, un occhio alla sostenibilità e ad una competizione leale tra motoristi esistenti e nuovi arrivati. Questi sono gli elementi chiave del nuovo regolamento F1 del 2026 spiegati da Vincent Pereme, a capo dell’area Powertrain della FIA. Ecco le sue parole.
“Per quanto riguarda le Power Unit il punto di partenza è stato nel 2021, quando abbiamo avuto dei meeting con i CEO dei cinque motoristi (Renault, Ferrari, Mercedes raggiunte poi da Audi e Ford) con l’obiettivo di decidere tutti insieme il punto focale dei nuovi regolamenti. I punti chiave sono stati tre: controllo dei costi e riduzione sostanziale rispetto alle spese sostenute in precedenza, sostenibilità e ERS come punto più importante dello sviluppo.
Per quanto riguarda la sostenibilità, tutti hanno voluto puntare il focus sul motore elettrico, pur mantenendo quello termico a patto di passare a carburanti 100% sostenibili. Al fine di aiutare i nuovi entranti, abbiamo voluto assicurarci che non ci fossero vantaggi per i motoristi già esistenti dall’inizio dell’era ibrida: per questo abbiamo rimosso l’MGU-H, al fine di avere una competizione giusta tra i tutti i motoristi. Da 540 Kw di termico e 120 di elettrico, passeremo a 426 di termico e 350 di elettrico.
Per raggiungere questi valori abbiamo dovuto ridurre il flusso di carburante, aumentando le dimensioni delle batterie e del motore elettrico sull’ERS. Grazie ad un motore elettrico più capiente nel 2026, potremo immagazzinare molta più energia nelle fasi di frenata e usarla per la successiva accelerazione.
La cosa di cui sono più orgoglioso è che sono state pubblicate con questo anticipo raggiungendo un accordo comune con tutti i motoristi e su tutti gli articoli. Una grande sfida che abbiamo superato tutti insieme”.
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