F1 | Regole 2026: ispirate dall’ecosostenibilità e dall’ingresso di Audi e Porsche, ma non si perde il DNA della Formula 1

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Paolo Filisetti @paolofilisetech
21 Agosto 2022 - 10:35
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Da pochi giorni sono note le regole 2026 della F1. Andiamo ad analizzare alcuni elementi chiave del nuovo regolamento sulle Power Unit

Il Consiglio Mondiale della FIA ha comunicato nella giornata di martedì, oltre alla modifiche relative al campionato in corso e a quello del 2023, i nuovi regolamenti della Formula 1 a partire dal 2026, che riguardano principalmente l’architettura delle future Power Unit.

Le nuove regole strizzano l’occhio all’ecosostenibilità, con l’adozione di nuovi carburanti sintetici sostenibili al 100%, oltre che al potenziale (potremmo dire quasi certo) ingresso di nuovi costruttori: i nomi più probabili, lo sappiamo da tempo, sono quelli di Porsche (in collaborazione con Red Bull) e Audi.

I nuovi regolamenti possono essere analizzati sotto tre aspetti principali: quello relativo alla semplificazione dell’architettura della parte ibrida, con l’eliminazione dell’MGU-H (con lo spostamento dell’MGU-K all’interno del telaio, vicino al pacco batterie), quello economico, con l’imposizione di un budget cap anche sulla parte motoristica e, infine, quello relativo alla standardizzazione di alcune componenti.

Nel primo caso l’obiettivo della Federazione è almeno duplice. Da un lato avere una maggiore aderenza tra la tecnologia sviluppata in F1 e quella della normale produzione di serie, dall’altro l’obiettivo “green” grazie alla maggiore rilevanza della parte elettrica della PU sul totale della potenza sviluppata.

regole 2026

In poche parole, le PU del 2026 avranno una potenza totale simile a quella attuale, attorno ai 1000cv, ma grossomodo il 50% sarà generato dalla MGU-K che passerà da 120 a 350 kw, per un totale di quasi 470cv; quindi, i motori endotermici avranno una riduzione rispetto all’attuale potenza del 35%. Inoltre, verranno ridotti ancora i valori del flussometro, con una gara che sarà conclusa con valore tra 70 e 80kg di carburante, la metà di quanto richiesto fino al 2013, ultimo anno dei motori V8 prima dell’introduzione delle PU ibride.

Il budget cap esclusivamente per le Power Unit costituisce una novità. L’articolo 2.3 del regolamento finanziario definisce che nei campionati 2023, 2024 e 2025 il costo relativo allo sviluppo delle PU non potrà superare i 95 milioni di dollari. Valore che aumenterà a 135 milioni a partire dal 2026. Da questi valori sono esclusi diversi tipi di costi, tra cui quelli per il personale, per le attività di marketing, finanziarie, legali o legate ai team clienti.

Questo budget cap specifico per le Power Unit ha una doppia valenza, quella di abbassare i costi e consentire ai nuovi marchi di partire da una base meno svantaggiosa rispetto ai costruttori che sono attualmente presenti. L’articolo 4.1 definisce, infatti, che i nuovi motoristi avranno la possibilità di beneficiare di un “bonus” di circa 10 milioni di dollari di sviluppo in più (moltiplicati per un coefficiente comunicato dalla FIA) nel terzo e secondo anno antecedente l’ingresso nel Circus, oltre a 5 milioni nell’anno immediatamente precedente. Il fatto che nuovi costruttori possano avere un budget di circa 25 milioni superiore rispetto a chi è già presente permette quella possibilità di sviluppo in più per arrivare ad una competitività non troppo diversa da quella degli altri concorrenti.

La standardizzazione delle componenti segue una filosofia di riduzione di costi per quelle parti che non si possono definire differenziatrici di performance. Inoltre si è trovato un compromesso che favorisse anche i nuovi entranti, ad esempio per quanto riguarda la realizzazione dei pistoni. Audi si era espressa in favore dell’alluminio, mentre l’acciaio è preferito da Ferrari e Mercedes: entrambe le soluzioni saranno permesse.

In conclusione, l’aumento di elementi standard non di rilevanza per la differenziazione delle performance e le tre macronovità analizzate non possono essere viste come un appiattimento tecnico vero e proprio dei valori, anche in previsione dell’utilizzo dei carburanti sintetici al 100%. Area nella quale un costruttore avrà una possibilità di sviluppo 100%, analogamente a quanto succede ora.

Immagine: Media Red Bull

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