Se l’anno scorso il binomio tra Red Bull e Renault era entrato drammaticamente in crisi a causa della scarsa competitività della Power Unit francese, i progressi mostrati in questo inizio di stagione hanno riavvicinato le due parti: la vittoria di Verstappen a Barcellona, la pole position conquistata ieri da Ricciardo e soprattutto la versione evoluta della power unit, che ha esordito col botto sulla vettura del pilota australiano, sembrano aver convinto definitivamente i vertici del team anglo-austriaco della bontà del prodotto messo a disposizione da Renault.
Se infatti l’anno scorso il tira e molla sulla power unit che la Red Bull avrebbe montato nel 2016 è andato avanti fino ad autunno inoltrato, quest’anno i giochi si sono conclusi con largo anticipo: la Renault continuerà a fornire i propri propulsori alla Red Bull anche nelle stagioni 2017 e 2018.
L’accordo tuttavia non si esaurisce qui: anche la Toro Rosso infatti tornerà a montare la power unit francese a partire dalla prossima stagione. La squadra di Faenza aveva già utilizzato la motorizzazione Renault nel 2014 e nel 2015, poi aveva trovato un accordo per utilizzare le power unit Ferrari dell’anno scorso in questa stagione.
Entrambi i team avranno la possibilità di rimarchiare la power unit come meglio credono: Christian Horner, nel commentare la soddisfazione per l’accordo raggiunto, ha lasciato intendere che con ogni probabilità anche nella prossima stagione il propulsore della Red Bull sarà marchiato “Tag Heuer”.
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