F1 | Red Bull sarebbe in testa ai campionati anche con metà punti dopo metà stagione. L’ultima volta nel 1989

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
31 Luglio 2023 - 20:00
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Il dominio di Milton Keynes è tale che, anche con metà punteggio, Verstappen e il Team sarebbero comunque davanti a tutti

C’è un dato abbastanza indicativo che può spiegare, dopo metà stagione, la portata del dominio Red Bull nel mondiale di F1 2023.

Controllando i punteggi, infatti, si scopre che, anche se Max Verstappen e Sergio Pérez avessero ottenuto la metà dei punti nei GP disputati fino ad ora, sia l’olandese che il Team sarebbero in testa ai rispettivi campionati.

Il doppiaggio è giunto infatti già dal GP d’Ungheria. Nei Piloti Verstappen aveva chiuso la pratica Budapest con 281 punti, seguito da Pérez con 171 e Alonso, primo pilota non Red Bull, a 139. Togliendo la metà dei punti ai piloti della RB19, Verstappen sarebbe stato comunque in testa con 140,5 punti, mentre Pérez sarebbe finito in sesta posizione a 85,5, dietro Carlos Sainz.

Stessa cosa per quanto riguarda il Costruttori, dove Red Bull aveva lasciato Budapest con 452 punti contro i 223 di Mercedes. Togliendo la metà dei punti il Team di Horner sarebbe stato comunque in testa con 226.

Un paio di confronti: nel 2004, dopo 9 delle 18 gare in programma, Michael Schumacher era in testa con la Ferrari con 80 punti contro i 62 di Barrichello, i 44 di Jenson Button e i 41 di Jarno Trulli. Il calcolo è facile: il tedesco, con metà punteggio, si sarebbe trovato a quota 40 in terza posizione nel mondiale, mentre il brasiliano sarebbe sceso al quarto posto. In classifica Costruttori, invece, la Ferrari aveva già doppiato la Renault, 142 a 66. Anche togliendo metà punti, sarebbe rimasta in testa con 71.

Nel 2002, invece, situazione invertita. Michael Schumacher, con 38 punti invece di 76, sarebbe stato comunque davanti a suo fratello Ralf. La Ferrari, invece, con 51 punti invece di 102, si sarebbe trovata alle spalle della Williams (57). Nel 2001, dopo 9 gare su 17, sia il tedesco che la Rossa sarebbero stati dietro rispettivamente a David Coulthard e alla McLaren.

Andando indietro negli anni, per ritrovare una casistica simile a quella Red Bull, le prime ricorrenze sono quelle del biennio 1988/1989 con le McLaren guidate da Ayrton Senna e Alain Prost. Da lì in avanti non esiste altro campionato con gli avversari doppiati sia dal pilota che dal team dopo metà delle gare disputate; neanche nei cicli vincenti Red Bull / Vettel e Mercedes / Hamilton. Solo la Ferrari, nel 2002 e 2004, ha avuto a favore una delle due casistiche.

Questo non vuole essere ovviamente un suggerimento per un formato fantasioso di BOP da apportare in futuro, ma un altro dato che certifica la superiorità schiacciante che stiamo vivendo in questo 2023, con un regolamento che avrebbe dovuto appianare i valori…

Immagine: Media Red Bull

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