Il colosso americano, dopo mesi di discussione, pare proprio debutterà nel 2026 nel campionato di F1. Andretti dietro l’angolo.
Questa sera molte delle voci che si sono rincorse, nel corso di quest’anno, sul possibile debutto di un nuovo marchio nella Formula 1 che verrà si sono concretizzate. E’ stato ufficializzato, infatti, il raggiungimento di un primo accordo per permettere alla General Motors, col sostegno del gruppo TWG Global a cui essa è legata, di debuttare nel massimo campionato a quattro ruote con uno dei proprio marchi, presumibilmente Cadillac.
L’intento è quello di creare un undicesimo team partecipante per il mondiale di F1, mentre General Motors dovrebbe entrare in gioco come motorista solo successivamente. Tali discussioni sono iniziate addirittura nel gennaio di quest’anno e, dopo una resistenza più o meno velata da parte di Liberty Media e della FOM, pare che il punto d’incontro sia stato finalmente raggiunto.
Queste le parole di Greg Maffei, presidente ed amministratore delegato di Liberty Media (prossimo all’uscita): “Con i continui piani di crescita della Formula 1 negli Stati Uniti, abbiamo sempre creduto che accogliere in campionato un marchio statunitense iconico come General Motors-Cadillac, e GM come futuro fornitore di propulsori, potesse portare ulteriore valore ed interesse a questo sport”.
“Vogliamo dare credito alla leadership di General Motors e dei suoi partner per i significativi progressi fatti nel prepararsi ad entrare in Formula 1. Siamo entusiasti di andare avanti con il processo di candidatura del team GM-Cadillac per poterlo iscrivere nel campionato dal 2026”.
Hanno fatto seguito le parole di Stefano Domenicali, CEO della F1: “L’impegno di General Motors e Cadillac in questo progetto è un’ottima ed importante dimostrazione dell’evoluzione del nostro sport. Attendiamo con ansia di vedere l’avanzamento e la crescita di questo progetto, certi della piena collaborazione e del pieno supporto di tutte le parti coinvolte”.
Ha continuato Mohammed Ben Sulayem, presidente della FIA: “General Motors è un marchio enorme a livello globale, una potenza nel mondo OEM e che sta lavorando con partner straordinari. Sostengo pienamente gli sforzi compiuti dalla FIA, dalla Formula 1, da GM e dal team per mantenere il dialogo ed il lavoro fatto per raggiungere il risultato del primo accordo, utile a portare avanti questa richiesta dell’ingresso di un team con il marchio GM-Cadillac sulla griglia del campionato del mondo FIA di Formula 1 2026. Tutte le parti, inclusa la FIA, continueranno a lavorare insieme per garantire che il processo proceda senza intoppi”.
Per la controparte, le dichiarazioni di Mark Reuss, presidente di General Motors: “Essendo l’apice degli sport motoristici, la F1 richiede innovazione ed eccellenza che spingano oltre i confini. È un onore per General Motors e Cadillac unirsi alla serie di corse più importante del mondo e c’impegneremo a competere con passione ed integrità per elevare lo sport, a favore degli appassionati di corse di tutto il mondo. Per noi questo è un palcoscenico globale utile a dimostrare la competenza ingegneristica e la leadership tecnologica di GM, ad un livello completamente nuovo”.
Infine, le dichiarazioni di Dan Towriss, CEO nell’ambito motorsportivo di TWG Global: “Siamo entusiasti di collaborare con General Motors per portare una nuova presenza nella Formula 1. Insieme, stiamo formando un team di livello mondiale che incarnerà l’innovazione americana ed offrirà momenti indimenticabili agli appassionati di corse di tutto il mondo. Apprezziamo la FIA e il sostegno della FOM alla nostra candidatura, nonché il loro riconoscimento del valore che possiamo apportare al campionato”.
Nei vari comunicati non è stato menzionato il nome di Andretti Global, struttura che ha dimostrato a più riprese il proprio interesse per entrare a far parte del mondiale di F1, proprio con l’appoggio della General Motors. Vedremo se sarà la struttura di Michael Andretti ad accompagnare il debutto, sul palcoscenico per eccellenza del motorsport, di Cadillac.
Fonte immagine: gmauthority.com
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