F1 | Pubblicato il calendario provvisorio per il 2021

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Andrea Gardenal
10 Novembre 2020 - 11:29
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Previste 23 gare, una delle quali non ancora definita. Molte analogie col calendario originario per il 2020

La Formula 1 ha finalmente rilasciato la prima bozza del calendario per la stagione 2021: come ampiamente preannunciato dalle anticipazioni delle ultime settimane, il prossimo campionato si snoderà su 23 appuntamenti, record assoluto per la categoria; uno di questi, in realtà, non è ancora stato ridefinito dopo la cancellazione del GP del Vietnam, mentre la presenza in calendario dei GP di Spagna (a Barcellona) e del Brasile (ad Interlagos) è soggetta al rinnovo del contratto con gli organizzatori delle due gare.

Il calendario per il 2021 ricalca sotto molti aspetti la versione definitiva del calendario per il 2020 approvata alla fine dello scorso anno, prima che la pandemia di Sars-CoV-2 rivoluzionasse lo schema delle gare. Le novità più significative riguardano l’introduzione del GP dell’Arabia Saudita, lo spostamento a settembre del Gran Premio d’Olanda e la sostituzione del GP del Vietnam con un appuntamento non ancora definito.

Questo è lo schema completo del calendario 2021

calendario

La stagione inizierà nuovamente con il double-header Australia-Bahrain con una settimana di ritardo rispetto a quanto inizialmente preventivato nel 2020. In merito allo svolgimento del GP d’Australia, va rimarcato che al momento la maggior parte dei più importanti eventi sportivi nel paese sta venendo rinviata o cancellata (si pensi alla 12 Ore di Bathurst, al round inaugurale del Mondiale Superbike a Phillip Island e alla Adelaide 500 del campionato Supercars); per questo motivo è lecito pensare che nemmeno lo svolgimento del GP d’Australia sia certo al 100%.

Dopo un weekend di pausa la Formula 1 tornerà in Cina, cui farà seguito a distanza di due settimane l’evento che sostituirà il GP del Vietnam. Ci sono molte speculazioni su chi prenderà il posto che originariamente spettava al paese del sud-est asiatico e i nomi che circolano sono sostanzialmente quelli degli eventi aggiunti in corso d’opera durante il 2020.

Con il GP di Spagna del 9 maggio, la Formula 1 inizierà la sua lunga stagione europea che arriverà fino a fine settembre, interrotta solo dalla classica trasferta in Canada. Come detto in precedenza, lo svolgimento della gara sul circuito di Barcellona è soggetto al rinnovo del contratto tra la Formula 1 e il Real Automóvil Club de España, organizzatore del Gran Premio.

Due settimane dopo si tornerà a correre a Montecarlo, che aprirà un trittico di gare su circuiti cittadini o semi-cittadini; dopo l’appuntamento monegasco sarà infatti il turno del GP dell’Azerbaigian a Baku (6 giugno) e di quello del Canada a Montreal (13 giugno).

L’ultimo gruppo di gare prima della pausa estiva ricalca fedelmente quelle inizialmente previste per il 2020: il 27 giugno si correrà il GP di Francia a Le Castellet, una settimana dopo toccherà al GP d’Austria al Red Bull Ring, il 18 luglio sarà la volta del GP di Gran Bretagna a Silverstone e infine il 1° agosto si correrà in Ungheria sul circuito dell’Hungaroring.

Dopo l’ormai consueta pausa estiva di quattro settimane, la Formula 1 tornerà in pista con tre triple header: il primo comprenderà i GP di Belgio (29 agosto), Olanda (5 settembre) e Italia (12 settembre); l’appuntamento di Zandvoort risulta quindi posticipato di quattro mesi rispetto alla data inizialmente prevista per quest’anno, quando avrebbe dovuto aprire la stagione europea ad inizio maggio.

Dopo una settimana di pausa, la Formula 1 affronterà un altro triple header che prevederà i GP di Russia (26 settembre), Singapore (3 ottobre) e Giappone (10 ottobre). In questo caso si segnala l’inversione tra i GP di Russia e Singapore, effettuata con ogni probabilità per motivi logistici.

Dopo un’altra settimana di pausa la Formula 1 affronterà la doppia trasferta nord-americana con i GP degli Stati Uniti (24 ottobre) e del Messico (31 ottobre), che anche in questo caso ritrovano le stesse date previste inizialmente per quest’anno. Due settimane dopo, il 14 novembre, si correrà in Brasile a patto che venga raggiunto in tempo l’accordo con gli organizzatori per lo svolgimento dell’evento.

Il mondiale 2021 si chiuderà con la doppia trasferta nella penisola araba: il 28 novembre si correrà a Jeddah l’edizione inaugurale del GP dell’Arabia Saudita e sette giorni dopo, il 5 dicembre, sarà la volta del gran finale sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi.

Queste le parole contenute nel comunicato ufficiale rilasciato dalla F1: “I programmi per il 2021 hanno richiesto un lungo dialogo con tutti i promoter e con le rispettive autorità locali e nazionali, vista la grande fluidità che stiamo vivendo in questo momento relativamente alla pandemia. La Formula 1 e la FIA hanno posto in essere delle robuste misure di sicurezza e di salute pubblica per permettere alla stagione 2020 di ripartire e di svolgersi regolarmente.

I paesi di cui saremo ospiti nel 2021 sono stati rincuorati dal nostro ritorno alle competizioni in questa stagione, avvenuto in sicurezza, e sono fiduciosi del fatto che i piani e le procedure messe in atto ci permetteranno di tornare alla normalità nella stagione 2021.

Come detto in precedenza, ci aspettiamo che i fan tornino in pista nel 2021 e avevamo previsto che il calendario sarebbe stato simile a quello originariamente pianificato per il 2020. Continueremo a lavorare a stretto contatto con i nostri partner e i promoter e non vediamo l’ora di iniziare la stagione in Australia il 18 Marzo 2021.

Chase Carey, Presidente e CEO della Formula 1: “Dopo esaustivi colloqui con i nostri promoter, con le squadre e con la FIA, siamo lieti di poter annunciare il calendario provvisorio della Formula 1 per il 2021. Stiamo pianificando lo svolgimento degli eventi del 2021 in presenza dei tifosi, al fine di fornire un’esperienza vicina alla normalità, e ci aspettiamo che tutti gli accordi saranno onorati.

Abbiamo dimostrato di essere in grado di viaggiare e di disputare le nostre gare in sicurezza e i promoter riconoscono sempre più la necessità di andare avanti e controllare il virus. In effetti, molti dei paesi che ci ospiteranno vogliono usare i nostri eventi come una piattaforma per dimostrare al mondo che stiamo andando avanti.

Siamo lieti di vedere che l’Arabia Saudita sia entrata in calendario e allo stesso modo siamo eccitati di tornare nelle località nelle quali speravamo di poter correre nel 2020. Vogliamo ringraziare i nostri promoter e i nostri partner per il loro entusiasmo e la collaborazione; non vediamo l’ora di dare ai nostri fan un’emozionante stagione in pista.

Immagine di copertina da Twitter/F1

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