F1 | Presentazione AlphaTauri AT03, Tost: “I top team potrebbero avere ancora vantaggio. Budget cap efficace solo dal 2023”

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di Marco Colletta @MarcoColletta
14 Febbraio 2022 - 13:45

Seguono le dichiarazioni di Franz Tost dopo la presentazione dell’AlphaTauri AT03

Nel 2021 il team ha fatto segnare il punteggio più alto di sempre della sua storia, chiudendo a punti in 19 delle 22 gare disputate: cosa significa tutto questo per il 2022?

Sono soddisfatto per come è andata nel complesso la scorsa stagione e abbiamo chiuso con il miglior punteggio di sempre. Abbiamo una squadra solida che lavora tra Faenza e Bicester, oltre a una serie di partner molto validi che collaborano con noi. Speriamo di continuare con le nostre belle prestazioni anche nel 2022″.

Quanto è importante il vostro rapporto con AlphaTauri?

Siamo ormai al terzo anno come Scuderia AlphaTauri e continuiamo ad avere un ottimo rapporto con AlphaTauri, con cui lavoriamo a stretto contatto. Tra la moda e la Formula 1 ci sono molti parallelismi, soprattutto per quel che riguarda ricerca, sviluppo e introduzione di nuove tecnologie. AlphaTauri è al lavoro per trovare nuovi materiali in grado di innovare nel settore della moda e lo stesso accade in F1. Entrambe le aziende stanno spingendo molto per portare sempre le ultime tecnologie sul mercato e i migliori materiali possibili. Naturalmente, ci sono anche dei vantaggi nel lavorare insieme a un marchio fashion: tutti i membri del team hanno uno stile impeccabile, dentro e fuori i campi di gara”.

Quest’anno i nuovi regolamenti tecnici possono sparigliare i valori in pista, rendendo le gare più imprevedibili, o le gerarchie saranno più o meno le stesse?

Rispondere in questo momento è difficile, perché il nuovo regolamento tecnico ha costretto tutte le squadre a riprogettare da zero questa nuova generazione di vetture, partendo da un foglio bianco. Seppur ci siano molte restrizioni, non è da escludere che qualcuno trovi una soluzione molto speciale e potrà contare su un vantaggio prestazionale. Non è facile poter stimare il livello di competitività delle squadre perché è tutto nuovo, dalla meccanica all’aerodinamica, ma personalmente spero che le auto siano vicine. Realisticamente, avremo un’idea del livello prestazionale della Scuderia AlphaTauri solo dopo i primi test e dovremo aspettare almeno due o tre gare per avere un quadro più chiaro”.

Delle volte, in occasione di netti cambi regolamentari, è capitato di vedere i team con budget più consistenti avere un vantaggio. Sarà diverso questa volta, ora che vige il budget cap?

“Credo che il budget cap avrà i suoi effetti, perché il limite di spesa di quest’anno è stato ulteriormente abbassato di cinque milioni. Questo dovrebbe fare la differenza, ma considerando che le grandi squadre hanno potuto beneficiare di un maggior numero di persone fino all’estate dello scorso anno, ovviamente avranno lo stesso un vantaggio. Erano in grado di fare molto più lavoro di ricerca e sviluppo, soprattutto utilizzando strumenti di simulazione, e potevano esplorare diverse filosofie progettuali per trovare la soluzione migliore per loro. Pertanto, i top team potrebbero avere ancora un vantaggio, ma il divario con il resto del gruppo dovrebbe essere ridotto e tutte le auto dovrebbero essere molto più vicine tra loro. In questa nuova era, dovremmo avere più azione in pista e divari ridotti, che si traduce con maggior divertimento per gli spettatori.

Tuttavia, penso che il pieno effetto del budget cap lo si avrà solamente nel 2023, con un’ulteriore riduzione del tetto di spesa, perché a quel punto nessuna squadra potrà avvantaggiarsi e tutti dovranno fare attenzione a rimanere nei limiti. L’anno scorso, il budget cap non era assolutamente una preoccupazione per noi, dato che operavamo molto al di sotto della soglia massima, ma pare che queste nuove auto siano molto più costose di quelle degli anni precedenti. Questo renderà difficile per tutte le squadre rientrare nei limiti di spesa, ma ciò contribuirà ad avvicinare le auto sotto il profilo prestazionale e penso sia molto positivo”.

AlphaTauri AT03

Il cambio di regolamento potrà permettere realmente alle auto di stare fisicamente più vicine in pista e rendere le corse più entusiasmanti?

“Credo sia possibile nelle curve a bassa e media velocità, mentre ho qualche dubbio su quelle veloci: con queste auto larghe e gomme grandi, ci saranno sempre un po’ di turbolenze e, quindi, non sono sicuro che sarà così semplice avvicinarsi. Aspettiamo e vediamo dopo il primo test”.

Cosa cambierà con la Power Unit, ora che la Honda ha lasciato questo sport?

Non mi aspetto grandi cambiamenti. Spero che le prestazioni siano buone come l’anno scorso, perché la Honda ha fatto un lavoro fantastico. La novità più grande è dettata dal carburante utilizzato per la Power Unit, che da quest’anno vede l’utilizzo di bio-componenti aumentare al 10%. Questo ha richiesto un po’ di tempo di studio e alcune modifiche alla PU e spero che il livello prestazionale sia lo stesso, così da avere una PU potente come quella dello scorso anno.

Sembra ci siano tutti gli elementi per una stagione interessante quest’anno, la più lunga di sempre, con 23 gare. È abbastanza impegnativo, non credi?

“L’anno scorso siamo stati fortunati, perché le gare erano molto interessanti e abbiamo avuto sempre delle lotte, ma non possiamo aspettarci che sia sempre così. Quindi, credo che 23 gare sia il limite massimo: non tanto per il carico di lavoro, ma perché sono preoccupato che con un numero così elevato di gare, alla fine le persone potrebbero perdere interesse per la Formula 1. L’ideale sarebbe tra 18 e 20 gare, perché la Formula 1 dovrebbe essere un prodotto premium e dovremmo davvero pensare a ridurre il numero di gare per mantenerlo tale. Personalmente, mi vanno bene 23 gare o più, ma non è questo il punto. Il punto è cosa è meglio fare per il futuro della Formula 1”.

I piloti sono gli stessi dello scorso anno, cosa ti aspetti da loro?

Sono molto contento di questa formazione di piloti. Pierre è un pilota fantastico e ha già dimostrato di essere in grado di vincere delle gare e finire sul podio con una macchina competitiva. Yuki è un pilota molto abile e in diverse occasioni, l’anno scorso, è stato in grado di dimostrarlo, soprattutto nelle ultime tre gare, nelle quali si è comportato davvero bene. Per lui, il 2021 è stato il classico anno da esordiente in Formula 1, nel quale cali ed errori sono inevitabili. Il team lo ha preparato bene e ha ottenuto buone performance all’inizio della stagione. Quando poi abbiamo corso su piste che non conosceva, con l’alto livello di competitività della Formula 1, per un rookie non è facile stare al passo. Ma, alla fine della stagione, quando ha familiarizzato con la macchina, con le tecniche e con gli ingegneri, ha tirato fuori delle ottime prestazioni. Ad Abu Dhabi è arrivato quarto, quindi sono sicuro che sarà competitivo. Pierre, nel suo ruolo da leader, ha già dimostrato che può raggiungere grandi risultati: mi aspetto molto da entrambi i piloti quest’anno”.

Immagine: AlphaTauri

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