Haas ha richiesto il Right of Review per diversi episodi di track limits non rispettati ad Austin. Le immagini supportano il team USA
Il Team Haas ha chiesto di avvalersi del Right of Review alla FIA relativamente agli episodi del GP degli Stati Uniti. Giorni dopo la gara è emerso che alcuni piloti non avrebbero rispettato i track limits in particolare in curva 6. Inizialmente sui social è stato condiviso un frame dall’onboard di Sergio Pérez, impegnato proprio nella sopracitata curva e molto più interno rispetto alla riga bianca.
Quello del messicano, però, non è l’unico caso. Nella richiesta di Right of Review sono citate, oltre a Red Bull, anche Aston Martin e Williams. Alex Albon, già nella stessa giornata di gara, era stato sollevato da penalità in quanto le immagini non chiarivano alla perfezione – a detta degli Stewards – se il pilota thailandese avesse ecceduto i limiti della pista.
Siamo quindi andati a rivedere cosa è successo ad Austin e, effettivamente, di episodi controversi ce ne sono parecchi. Gli indiziati sono Sergio Pérez, Lance Stroll (unica Aston rimasta in pista) ed Alex Albon, già investigato e poi non penalizzato.
Andando a rivedere gli onboard, solo nei primi 10 giri ci sono diverse infrazioni dei tre piloti citati.
Le immagini di Alex Albon si riferiscono ai giri 4, 8, 9 e 10.
Per quanto riguarda Sergio Pérez, nei primi 10 passaggi il messicano è andato oltre ai limiti nei passaggi 2, 5, 7 e 8.
Infine Lance Stroll. Il canadese, nei primi dieci giri analizzati, ha superato la linea bianca al quarto, quinto, sesto e ottavo giro.
Ovviamente siamo andati a campione, ma l’analisi dei soli primi dieci passaggi (e su sole tre vetture) ha mostrato una direzione molto chiara nel tagliare parecchio la curva incriminata. Un’analisi più approfondita potrebbe quindi portare, come risultato, ad un numero di infrazioni decisamente maggiori e, magari, non solo da parte di questi tre piloti.
Ecco perché Haas potrebbe avere, tra le mani, i potenziali elementi nuovi e significativi per chiedere che gli Stewards riesaminino il caso Austin. La giustificazione degli Stewards riguardo l’impossibilità di verificare correttamente l’uscita dai limiti è poco chiara.
Essendo le monoposto larghe 2 metri sia all’anteriore che al posteriore, in alcuni dei casi mostrati appare evidente come le vetture eccedano (e neanche di poco) i limiti della pista, specialmente se consideriamo il margine per il quale il tempo di Max Verstappen in qualifica è stato cancellato.
Nelle note del Direttore di Gara non erano indicate curve particolari nelle quali sarebbero stati controllati i track limits, ricordando solamente che la riga bianca delimita la pista. Domani le parti interessate si riuniranno per discutere della questione, per capire se ci sono elementi sufficienti a riaprire il caso e, magari, rivedere per la seconda volta la classifica finale di gara dopo le squalifiche di Lewis Hamilton e Charles Leclerc.
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