F1 | Pagelle 2022, Haas (7,5): Magnussen 7.7, Schumacher 5.1

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Redazione P300.it @p300it
11 Gennaio 2023 - 19:00
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Seguono le Pagelle di P300.it per la stagione 2022 del team Haas

Quella del Team Haas è stata una stagione 2022 all’interno della quale si sono vissuti più anni. Un’annata iniziata in modo a dir poco drammatico, con l’invasione russa in Ucraina che ha portato, a margine dei test invernali, alla decisione di interrompere tutte le collaborazioni con il main sponsor Uralkali e con la famiglia Mazepin, inclusa l’esclusione di Nikita al fianco di Mick Schumacher.

Tutto questo dopo una stagione, la 2021, a zero punti e la necessità, quindi, di migliorare la situazione di classifica con un nuovo regolamento tecnico ed una nuova macchina. Insomma, le premesse della stagione sono state tutto tranne che positive.

E va dato atto al team guidato da Guenther Steiner di aver rovesciato qualsiasi previsione. I 37 punti finali e l’ottavo posto in classifica, davanti ad AlphaTauri e Williams, sono il risultato più importante dell’anno insieme a quello di Alfa Romeo escludendo i top team.

Un grande boost è arrivato sicuramente dal nome del sostituto di Mazepin. La scelta di richiamare Kevin Magnussen dopo un anno fuori dalla F1 è stata probabilmente la più azzeccata, perché ha riportato un pilota d’esperienza e che conosceva già il team.

Il team americano ha capitalizzato le sue chance soprattutto nella prima metà di stagione, dove ha conquistato la stragrande maggioranza dei suoi punti, 35 su 37, grazie allo straordinario rientro in gara di Magnussen col quinto posto all’esordio in Bahrain e con la settimana magica tra Gran Bretagna ed Austria, nella quale il danese e Schumacher hanno raccolto praticamente metà bottino (19).

Nella seconda parte dell’anno il team ha pagato dazio sotto il fronte degli sviluppi, con un filotto di sette gare senza punti fino al nono posto di Kevin ad Austin. In Brasile, la gioia di una imprevedibile Pole Position sempre ad opera del danese, a chiusura di una stagione da montagne… russe.

Kevin Magnussen: 7.7

Il voto potrebbe risultare forse esagerato rispetto a quanto ottenuto in pista. Oltre, però, al quinto posto alla prima gara e alla pole position di Interlagos, in condizioni difficilissime per tutti, il contributo più grande dato da Magnussen al team Haas è stato quello dell’esperienza e dell’essersi caricato sulle spalle una responsabilità che non avrebbe immaginato solo due settimane prima di essere richiamato.

Pronto ad una nuova stagione fuori dalla F1, con una carriera pronta nell’endurance, il danese ha fatto marcia indietro risposando il suo vecchio team con nuovo entusiasmo. Arrivato a test già inoltrati e con una macchina completamente nuova, Magnussen ha fatto valere il suo essere racer forse più di quanto gli sia stato dato atto negli anni scorsi.

Il quinto posto dell’esordio in Bahrain (agevolato dal doppio ritiro Red Bull, vero, ma sarebbe comunque stato un settimo) è un risultato eccezionale se si pensa che il sedile non sarebbe dovuto essere suo. I punti conquistati in seguito hanno aiutato ancor di più il team ad allontanarsi dallo sgradevole zero del 2021. In una stagione nata nella disgrazia, Magnussen è stato la cosa più bella capitata al team Haas.

Mick Schumacher: 5.1

“Purtroppo” è la parola che più si può associare alla seconda ed ultima stagione di Mick Schumacher in Haas. Guenther Steiner ha sottolineato a più riprese che la scelta di sostituire il tedesco con il connazionale Hulkenberg è dovuta principalmente alla necessità di avere in squadra piloti esperti più che ad una bocciatura del figlio del sette volte campione del mondo.

Eppure, a parte la doppietta Silverstone-Spielberg, le uniche due gare terminate a punti, Mick non ha fatto quel click che solitamente lo contraddistingueva alla seconda stagione in una nuova categoria. Anche nel 2022 ha faticato e, soprattutto all’inizio dell’anno, è stato criticato ampiamente per i brutti incidenti dell’Arabia Saudita e Monaco, dai quali è uscito fortunatamente illeso.

C’erano, come sappiamo, tante aspettative ma il confronto con Magnussen al rientro è stato pesante e negativo, con 12 punti conquistati su due gare rispetto ai 25 del compagno. In ogni caso, la sua uscita gli ha aperto una nuova porta, quella di pilota di riserva Mercedes. Sicuramente un buon punto da cui ripartire.

Immagine: Media Haas

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