Il francese dell’Alpine passa al contrattacco dopo le critiche ricevute in questi giorni
Esteban Ocon ha rilasciato un comunicato sui suoi social riguardante gli abusi e le critiche ricevuti negli ultimi giorni dopo i fatti del GP di Monaco. Il pilota francese dell’Alpine ed il suo connazionale (e compagno) Pierre Gasly sono venuti a contatto al Portier dopo un tentativo di sorpasso, a dire il vero praticamente riuscito, da parte di Ocon, nel corso del primo giro di gara.
Il francese, come abbiamo analizzato successivamente al GP, è stato penalizzato con 10 secondi di penalità convertiti, poi, in 5 posizioni in griglia a nel prossimo GP del Canada, dato che Ocon si è ritirato in seguito ai danni riportati nel contatto.
Ocon si è detto dispiaciuto per tutte le critiche ricevute e per le voci che lo volevano appiedato dal team francese già da Montréal, con Mick Schumacher (tra l’altro suo amico stretto) pronto a subentrare in abitacolo. Ecco il testo del duro comunicato di Ocon, sia nei confronti degli abusi online che della disinformazione apparsa sui media.
“Molto è stato detto dopo il GP di Monaco. Mentre ho ricevuto molti messaggi di supporto, sono dispiaciuto dall’ammontare di abusi e negatività ricevuti online sul mio carattere, il mio essere pilota e la mia carriera.
Grazie al duro lavoro, al supporto e ai sacrifici di molte persone, ho corso in più di 140 gare dal mio debutto nel 2016. Sono sempre stato un avversario duro e, come molti piloti, ho avuto i miei incidenti. Sono stato fortunato a correre al fianco di piloti esperti e di talento, inclusi vincitori come Daniel (Ricciardo), Checo (Pérez) e Pierre, così come un due volte campione come Fernando (Alonso). In quanto compagni, abbiamo iniziato spesso le gare vicini, il che ha portato a battaglie dure in pista e, in alcuni casi, ad incidenti.
Ovviamente, ho fatto i miei errori. Non siamo robot, ma atleti che si spingono al limite ogni giorno per raggiungere il sogno di vincere. La F1 è uno sport in cui le emozioni sono forti e la passione è profondissima. Vedo e sento tutto questo ogni weekend in pista e sui social media, sia la parte buona che quella cattiva. Ma la disinformazione e le distorsioni che ho visto online in questi giorni sulla mia capacità di lavorare con un team è stata non accurata, mi ha ferito e danneggiato.
Sin dai miei primi giri nel motorsport, ho approcciato questa disciplina con umiltà, professionalità e rispetto. Questi valori sono stati alla base sin da giovanissimo. Mentre ogni pilota insegue la gloria personale, questo sarà sempre uno sport di squadra prima di tutto. Ho sempre seguito le istruzioni che mi sono state impartite e corso per raggiungere il massimo per e con il mio team.
Mi assumo la responsabilità per l’incidente del primo giro di domenica scorsa e, nonostante il mio ritiro, sono felice che il team abbia conquistato un punto in quella che è stata una prima parte di stagione difficile per tutti noi. Rispetto Pierre come compagno di squadra e avversario. Abbiamo sempre lavorato collaborando in modo professionale e le cose continueranno così.
Non c’è premio senza rischi in F1, le partenze sono intense, ancor di più a Monaco dove il primo giro definisce il tuo risultato finale. Alla fine, siamo tutti avversario e il correre duramente è ciò che rende il nostro sport così grande, la ragione principale per cui lo amo. Non vedo l’ora di competere a Montréal, di fronte ai fantastici fan canadese, per scoprire quali opportunità ci porterà il futuro prossimo”.
Immagine di copertina: Media Alpine
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