F1 | Mercedes W14, quanto diversa dalla W13?

F1Tecnica
Tempo di lettura: 5 minuti
di Paolo Filisetti @paolofilisetech
15 Febbraio 2023 - 18:30
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L’analisi tecnica della Mercedes W14 di Lewis Hamilton e George Russell per il mondiale 2023

Se della Ferrari si è potuto parlare di una rivoluzione sotto mentite spoglie, per quanto riguarda la Mercedes l’impressione che, almeno a prima vista, ci ha fornito la W14, è di qualcosa di diverso.

Andando a vedere nei dettagli la nuova monoposto del team di Brackley ci sono sicuramente elementi che si discostano dal progetto dello scorso anno, elementi che saranno poi racchiusi sul fondo e di cui si vedono, al limite, solamente alcuni alcuni flebili dettagli.

Al di là del mantenimento delle fiancate minime, ora con uno sviluppo delle aperture d’ingresso totalmente verticale e rettangolare e non più verticale ma triangolare (come quello dello scorso anno) paradossalmente l’impressione è quella di una monoposto ancora più aderente al concetto della W13 di quanto, ad esempio, la Ferrari SF-23 non sia rispetto alla F1-75.

Ci sono, su tutta la vettura, sicuramente degli elementi che sono ravvisabili di novità, ad esempio la zona del cofano motore: più piatto, con una sorta di canalizzazione che rispecchia più o meno l’andamento di quello della Red Bull e, quindi, non più di forma ogivale ma rettangolare e piatta.

Al tempo stesso ci sono parecchi altri elementi che, invece, contraddistinguono quelli che erano anche stati degli elementi di sviluppo della monoposto dello scorso anno, come il mini profilo verticale introdotto a Baku sotto le carenature dei coni antintrusione laterali e la semi carenatura dei puntoni push rod della sospensione anteriore, introdotta in occasione del Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone.

Molti dettagli appartengono esattamente alla filosofia evoluta della W13 dello scorso anno. È notorio che le novità maggiori, come abbiamo detto, saranno nascoste sotto il fondo. È lì dove sostanzialmente si dovrebbe guardare e immaginare che gli aerodinamici di Mercedes possano aver trovato delle soluzioni ai problemi dello scorso anno scorso (il porpoising era quello più evidente) per i quali le performance aerodinamiche della macchina non trovavano quella loro efficacia che invece le simulazioni avevano indicato esserci.

Nella giornata di ieri avevamo parlato di una Ferrari rimasta sì fedele al suo concetto, con le fiancate scolpite nella parte superiore e le varie griglie ma, allo stesso tempo, abbiamo definito che si capisce da parecchi dettagli che sia un progetto totalmente nuovo.

Anche Mercedes in parte lo è, ma la radicalizzazione nel confermare il concetto precedente è più basata sul fatto di essere migliorati verso la parte finale della scorsa stagione, estraendo buona parte di quel potenziale che non si vedeva.

Decidere di evolvere il concetto dello scorso anno ha rappresentato più che altro una scelta logica in termini di ridurre i tempi di apprendimento: se Mercedes fosse passata ad una filosofia totalmente diversa sarebbe in un certo senso come se fossero ripartiti da zero, gettando alle ortiche tutto il tempo utilizzato per cercare di far funzionare il concetto della W13.

La Mercedes è probabilmente in alcuni dettagli innovativa rispetto alla monoposto dello scorso anno, ma non appare una monoposto su cui sia stato costruito quell’elemento di incremento prestazionale reale data una base che si conosceva bene.

Ci sono due motivazioni quasi agli antipodi tra Mercedes e Ferrari per il mantenimento delle loro filosofie: da un lato Mercedes l’ha mantenuta per non annullare il lavoro svolto nel corso della stagione, arrivando ad un livello di competitività che ha comunque permesso loro la doppietta del Gran Premio del Brasile (da sottolineare come questa sia avvenuta in occasione della peggiore gara della Red Bull dell’intera stagione), nello stesso tempo Ferrari partiva da una base molto più concreta in termini di performance ed era quindi logico che si potesse partire con una maggiore sofisticazione di determinati concetti.

Si denota quindi una Mercedes che per forza di cose dovrebbe essere, più che innovativa, rinnovata rispetto ad alcune caratteristiche della W13 ma, di fatto, rimasta estremamente nel solco di quella monoposto. Questo non equivale a dire che dia poca fiducia in termini di incremento prestazionale, ma si vede una monoposto molto meno estremizzata rispetto ai concetti già estremi che avevamo visto lo scorso anno.

Ciò che abbiamo visto oggi è molto meno impressionante di quanto non fosse stata la visione del primo giorno dei test in Bahrain lo scorso anno. Sicuramente una monoposto che probabilmente sarà più concreta nella gestione sia del porpoising sia di quelli che erano stati i problemi della monoposto in termini di equilibrio e di minore efficienza aerodinamica.

Ricordiamo che la W13 era la monoposto che soffriva maggiormente di drag su piste come ad esempio quella di Jeddah, costringendo il team a ridurre col taglierino la superficie del flap posteriore per diminuire il drag generato da una vettura apparentemente molto filante ma che, di fatto, lo era solo teoria, perché generava una elevatissima resistenza aerodinamica.

Come ulteriori dettagli possiamo vedere, ma questa è una tendenza presente anche sulla Ferrari e su altre monoposto già presentate, come buona parte delle superfici di questa vettura sia senza vernice, con il nero della fibra di carbonio in vista, mentre sia dipinta in nero opaco semplicemente la parte superiore della monoposto, cioè quella relativa al cofano motore e alla parte anteriore del telaio con i fianchi della monoposto quasi totalmente grezzi.

Si tratta di una scelta che ormai quasi tutti i team hanno adottato per ridurre il peso delle monoposto, rimasto di 798 kg quest’anno a causa dell’incremento del peso dei pneumatici, concentrato soprattutto su quelli anteriori di nuova costruzione. Pirelli ha rinnovato il prodotto cercando di migliorare quello che è l’inserimento in curva, riducendo quello che era una sorta di sottosterzo che aveva penalizzato a vario livello tutte le monoposto scorsa stagione.

Immagine: Media Mercedes

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