Il 2019 sì è chiuso ma il dominio Mercedes, iniziato con l’introduzione dell’era ibrida, non accenna a fermarsi.
I sei anni nei quali il team di Brackley ha fatto incetta di mondiali sono, statistiche alla mano, i più vincenti di tutta la storia con numeri da far quasi impallidire i cicli Ferrari e, soprattutto, Red Bull.
Diverse sono le condizioni ed i regolamenti attraverso i quali i team più vincenti del nuovo millennio hanno conquistato le loro vittorie, così come la durata dei loro cicli. Cinque anni per la Ferrari, quattro per la Red Bull, sei – per ora – per Mercedes.
Il grafico aggiornato al 2019 mostra come Hamilton, Rosberg e Bottas abbiano vinto il 74% delle gare disputate dal 2014 ad oggi. Tre quarti dei Gran Premi, 89 su 121, sono finiti nelle mani delle Frecce d’Argento. Anche nei due anni in cui la Ferrari si è proposta come antagonista la Mercedes ha comunque vinto più di metà delle gare a disposizione, 12 su 20 nel 2017 ed 11 su 21 nel 2018, con Hamilton che ha regolato Vettel rispettivamente di 46 ed 88 punti. Numeri impressionanti se consideriamo che sono spalmati su sei anni; numeri che ribaltano le prospettive da cui possono essere visti i cicli Ferrari e Red Bull. Il team di Maranello, su cinque anni (2000-2004) ha portato a casa il 67% dei GP, 57 su 85. Ben peggio ha fatto la Red Bull titolata con Sebastian Vettel. Il team austriaco, a cavallo tra 2010 e 2013, ha vinto “solo” il 53% delle gare, 42 su 77, con il mondiale 2012 conquistato con 7 vittorie su 20 appuntamenti.
Se poi volessimo fermarci a quattro anni per tutti i team, tenendo come riferimento il ciclo Red Bull, la forbice aumenterebbe ancora. Con gli austriaci fermi al 53%, togliendo l’ultimo anno alla Ferrari (2004) la percentuale scenderebbe dal 67 al 63% (42 vittorie su 57) mentre fermandoci al 2017 la Mercedes salirebbe addirittura all’80% (63 successi su 79).
Dati alla mano non c’è dubbio, quindi, che quella a cui stiamo assistendo sia la più grande dimostrazione di forza nella storia della Formula 1. Probabilmente qualcosa di irripetibile. Ed il 2020, con regolamenti “fermi”, è alle porte.
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