F1 | Melbourne, curva 6 sotto accusa per la mancanza di sicurezza. Sainz: “Va rivista”

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
4 Aprile 2024 - 15:50
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La nuova versione della curva 6 del tracciato dell’Albert Park non convince

Gli incidenti di Alex Albon e George Russell nel weekend del GP d’Australia hanno aperto una discussione riguardante la nuova curva 6 del tracciato dell’Albert Park. Oltre all’eliminazione della vecchia chicane lenta del secondo settore, la curva dove Michael Schumacher si ribaltò nel 2001 è stata riprofilata come altre per il restyling del 2022 e resa molto più veloce.

I due screen sopra si riferiscono rispettivamente alla Q1 del 2019 e a quella del 2023 per avere un’idea indicativa della differenza di velocità in ingresso, di almeno 70 km/h in più. La curva è stata anticipata avvicinando il cordolo interno al muretto di qualche metro, rendendola quindi meno spigolosa e più rapida da affrontare.

Ciò che non sembra essere cambiato molto è ciò che ruota attorno alla curva. Il muretto interno in uscita dalla 6 e dalla 7 è rimasto nella stessa posizione, mentre le barriere esterne alla 6 sono sì di buone dimensioni ma, apparentemente, non più sufficienti a contenere le velocità delle attuali monoposto.

Gli incidenti del 2023 e 2024 di Alex Albon e quello di George Russell hanno chiarito una volta in più che esiste un pericolo di vedere una monoposto bloccata nei pressi della pista. La maggiore velocità in ingresso della 6 porta le vetture, in caso di errore, a sbattere contro le barriere nella zona in cui convergono verso la pista e non più indietro. Il rimbalzo, quindi, avviene vicino se non addirittura in mezzo alla sede stradale.

Di conseguenza, anche la successiva curva 7 è diventata più complicata, con le vetture che arrivano molto più rapidamente sul cordolo rendendo più facile perdere il controllo, come successo al thailandese nella FP1 di due settimane fa.

Carlos Sainz è stato molto chiaro riguardo questo tratto di pista e ha ribadito il suo concetto in conferenza stampa a Suzuka: “Penso che quella curva debba essere rivista, cosa che ho già detto nell’ultimo briefing dei piloti. Ma non è la prima volta che dopo una collisione una macchina ritorna in pista, è una curva che stiamo affrontando a 240/250 km/h ed è cieca.

Semplicemente non mi piacciono gli ultimi incidenti che abbiamo visto lì, anche in altre categorie. Non mi dà proprio una sensazione molto positiva. È un’ottima curva, non fraintendetemi. Adoro affrontarla in una sessione di qualifica, ma in gara, ci sono stati troppi esempi di una macchina che torna in pista rendendo pericolosa la situazione. Penso solo che sia una curva che necessita di essere un po’ rivista”.

Con l’edizione 2024 appena trascorsa, non è detto che non vengano apportate modifiche per il 2025 nel punto più critico del circuito australiano.

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