Il weekend cinese ha chiarito quello che il team Woking deve (e non deve) fare per sfruttare l’attuale superiorità sulla concorrenza
Il 2024 ha insegnato che non ci si deve adagiare. Lo ha dimostrato Red Bull, fortissima nelle prime quattro/cinque uscite e poi fagocitata da McLaren da Miami in poi. Eppure, su quel momento di forma iniziale, il team di Milton Keynes ha poggiato le basi per vivere di rendita, ovviamente solo in chiave mondiale piloti, fino alla fine dell’anno, lasciando a Max Verstappen il compito di reggere la pressione sulle spalle quando le cose non andavano più come previsto.
Il 2025 è iniziato con una McLaren prima forza assoluta e, ad oggi, non sappiamo se e quanto questo status continuerà. Per questo il team di Woking, se vuole porre già ora le basi per mettersi in una situazione di tranquillità, deve necessariamente fare tesoro della superiorità di cui gode in questo momento sulla concorrenza. Questo include, ovviamente, non sperperare punti o commettere errori banali, come visto nel weekend australiano da parte di Piastri o in quello cinese da parte di Norris.
La doppia uscita di pista a Melbourne sarebbe potuta costare ad entrambi un tonfo: l’inglese è stato fortunato a mantenere in pista la sua monoposto, mentre l’australiano ha dovuto fare ricorso a tutte le sue capacità per uscire dall’erba bagnata, giocandosi però almeno il secondo posto.
A Shanghai, Norris ha messo in fila una galleria degli orrori nelle due qualifiche, giocandosi sia la Pole nella Sprint (dove poi ha pure sbagliato in partenza, perdendo posizioni) che quella in gara. Punti persi, sia in Australia che in Cina, che pesano già anche se può non sembrare. In classifica Costruttori McLaren è in testa solitaria con 78 punti contro i 57 di Mercedes, ma ne mancano già all’appello parecchi se pensiamo al nono posto di Piastri a Melbourne e all’ottavo di Norris nella Sprint di Shanghai.
Certo, il 2024 è stato anche un anno anomalo perché è difficile vedere un team di punta perdere improvvisamente la rotta. Però la scorsa stagione ci ha dimostrato che può succede anche questo. Ecco perché, a fronte di una monoposto al momento indiscutibilmente forte come la MCL39, bisogna cogliere il massimo ora che si può, soprattutto se gli altri team annaspano come Red Bull o si autoeliminano come Ferrari.
Se la situazione rimarrà stabile e la lotta resterà a due per il titolo piloti, si aprirà poi un altro fronte, ovvero quello della loro gestione. Che, già nel 2024, aveva dato più di un grattacapo o direttamente qualche imbarazzo, soprattutto quando era il caso di appoggiare Norris nel tentativo di inseguire Verstappen in classifica.
Siamo però già ad uno step successivo. L’importante, ora, è sfruttare il vantaggio senza ripetere gli errori delle prime due gare. Sprecare la superiorità della MCL39 in questa fase sarebbe un sacrilegio e dimostrerebbe che non tutti sanno vincere anche quando hanno la macchina migliore.
Immagine di copertina: Media McLaren
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