F1 | L’Honda che cambia la storia: Melbourne 2019

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
19 Marzo 2024 - 11:00
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La gara di Melbourne di cinque anni fa fu uno spartiacque importante per Red Bull e per il motorista giapponese

La storia della Formula 1 è piena di momenti che spostano in positivo o negativo le prestazioni di chi li ha vissuti. Honda, dopo i tremendi tre anni con la McLaren nel ’15, ’16 e ’17, ne ha vissuto uno determinante proprio a Melbourne, esattamente cinque anni fa. Il biennio 2018/2019 ha rappresentato per il costruttore giapponese una sorta di redenzione dopo anni difficili. Il 4° posto ottenuto da Pierre Gasly con la Toro Rosso in Bahrain, tra lo stupore generale, aveva dato ai tecnici giapponesi quella fiducia per realizzare qualcosa di più importante, soprattutto in ottica Red Bull.

Per entrambe Melbourne 2019 ha rappresentato qualcosa di speciale. Per Red Bull l’arrivo di Honda aveva cambiato l’aria pesante che aveva contraddistinto gli anni ibridi con Renault. Per i giapponesi, oltre ai motivi sopracitati, era una sorta di dentro o fuori soprattutto in ottica futura. Il binomio RB15/RA619H con il 3° posto ottenuto da Max Verstappen, che aveva permesso al costruttore giapponese di tornare sul podio che mancava dal 2008, ha rappresentato una vera e propria svolta.

Quel Max Verstappen non era ancora il pilota di oggi, con numeri nettamente inferiori rispetto a quelli monstre odierni, ma aveva già dimostrato di essere tra i migliori, se non ormai il migliore in pista. Anche Honda non era di fatto quella che, dal 2021, ha conquistato titoli a ripetizione. La versione 2019 della PU, rispetto a quella del “miracolo” Gasly del ’18, era più affidabile e soprattutto potente. Una potenza non ancora a livello di Mercedes e Ferrari ma indubbiamente significativa.

Ed è proprio contro la SF90 che, per la prima volta da quando è iniziata l’era ibrida, Honda dimostra qualcosa di importante. Il sorpasso di forza, e potenza, di Max a Sebastian Vettel è la cartolina perfetta di una gara che ha cambiato la storia di quel mondiale (dove arriveranno tre vittorie) e delle stagioni successive. Red Bull, nel 2018 con la PU Renault, aveva toccato i 311 km/h a Melbourne, con Honda 12 mesi dopo i 316 km/h.

Immagine di copertina: Media Red Bull

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