Si parla sempre tanto di riduzione di costi in F1 ma, nel frattempo, questi si sostengono e anche parecchio. Autosport ha stilato il rendiconto delle spese dei team di Formula 1 nella stagione 2016, che ha visto primeggiare ancora una volta il team Mercedes.
Parliamo di spese presunte perché i costi precisi al centesimo sono riservati unicamente ai team: in base alle informazioni raccolte da Autosport, però, si ha un quadro generale dal quale si possono evincere diverse considerazioni.
Abbiamo ricavato i dati e ordinato il tutto. Partiamo analizzando i costi in base alla classifica del campionato del mondo:
I 765 punti conquistati dalla Mercedes e il doppio titolo sono costati al team di Brackley circa 310 milioni di euro. Il secondo posto Red Bull, invece, è costato circa 252 milioni, un bel po’ in meno rispetto al team campione. Logica vorrebbe che si andasse a calare progressivamente con gli importi, ma non è così perché la Ferrari, terza nel mondiale con zero vittorie, è accreditata di una spesa di circa 386 milioni, 76 più della Mercedes, oltre 130 in più della Red Bull vincitrice di due Gran Premi. Il dato successivo, per certi versi, è ancora più incredibile: la quarta posizione del campionato costruttori, guadagnata meritatamente dalla Force India, è costata al team di VJ Mallya solo (si fa per dire) 105 milioni di euro. Nonostante le ristrettezze economiche e un patron sempre più assente per i suoi guai con la giustizia, il team che ha corso con Perez e Hulkenberg ha ottenuto ottimi risultati nonostante la penultima posizione nella lista delle spese, come vedremo più avanti. Anche la Williams si è difesa relativamente bene, ottenendo il quinto posto con una spesa complessiva di circa 123 milioni seguita dalla Mclaren che, per tornare a far punti dopo un 2015 avarissimo, è andata oltre i 200 (217). Escludendo la Renault, terzultima nel campionato ma con ben 176 milioni spesi, gli altri team restano sotto quota 120. La Manor è la cenerentola del gruppo con 100 milioni.
Ordinando la classifica in ordine di costi, si realizza quindi che i quattro top team, con la Ferrari in testa, occupano proprio i primi quattro posti.
Il tutto mentre la Force India, quarta nel costruttori, è penultima con un importo infinitamente più basso. Segno dell’ottimo, anzi, impressionante, lavoro svolto dal team di Mallya. Il gruppo della Formula 1 è diviso in due tronconi, il cui anello di congiunzione è la Renault, a metà tra Mclaren (217 milioni) e Williams (123) con i suoi 176.
La new entry Haas e la Toro Rosso sono accreditate della stessa spesa, attorno ai 117 milioni, con risultati però differenti. Il team americano ha iniziato benissimo la stagione stupendo tutti già dall’esordio, per poi plafonarsi con il procedere del campionato, ipotesi prevedibile. In ogni caso sono 29 i punti finali, sicuramente un buon bottino. È andata meglio al team di Faenza, che di punti ne ha portati a casa oltre il doppio, 63.
Un’altra piccola analisi è quella relativa al costo del singolo punto per ogni squadra nel mondiale costruttori.
Ogni singolo punto conquistato dal team Mercedes nel campionato 2016 è costato (diciamo così) al team di Brackley la bellezza si 405 mila euro. Avete capito bene. Il bello è che il rapporto costi/punti ottenuti fa sì che il team campione del mondo sia anche quello con il minor valore. Si va infatti progressivamente a salire con Red Bull a 538 mila e Force India, terza, a 606 mila. Anche questo segno dell’annata fantastica del team indiano. La Ferrari è quinta, dietro anche alla Williams, con quasi 1 milione di euro speso per punto conquistato. Fanalino di coda, anche in questa classifica, è la Manor che ha speso, di fatto, 100 milioni per ottenere un solo punto.
Veniamo all’ultimo dato, che premia definitivamente la Force India come team più efficiente del 2016.
Ogni posizione guadagnata nel mondiale costruttori partendo dalla più bassa, ovvero l’undicesima, è costata rispetto al budget totale circa 15 milioni di euro al team di Mallya (che ne ha guadagnate 7), seguito dalla Williams e dal primo dei top team, la Red Bull. Troviamo la Mercedes solo al quinto posto, con la Ferrari addirittura ottava dietro alla Mclaren.
Abbiamo tracciato un piccolo grafico per evidenziare il rapporto punti (in rosso) / costi (espressi in milioni di euro, in giallo).
Si evidenziano positivamente la supremazia Mercedes e il buon risultato Red Bull: tra i top team il rapporto è sfavorevole per la Ferrari e piuttosto negativo per la Mclaren. Questi quattro team, in ogni caso, praticano un altro sport spendendo il doppio, se non il triplo, rispetto alle squadre di seconda fascia.
Per chiudere, molto interessante la storia della Force India che, con budget limitato, riesce da più stagioni a ritagliarsi un posto ben più che degno nella classifica costruttori. Segno che i soldi servono ma non sono tutto. Meno male…
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