F1 | Le Pillole del GP Cina 2025

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 24 Marzo 2025 - 17:05
Tempo di lettura: 5 minuti
F1 | Le Pillole del GP Cina 2025
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Tornano, a sorpresa, le pillolette post GP. Il weekend di Shanghai è decisamente troppo ghiotto per lasciarselo scappare

La storia si fa a Shanghai, con la Ferrari che fa doppietta e balza in testa al campionato del disagio. Proprio per questo tornano le Pillole per una parentesi stagionale, necessaria dopo quanto successo in quel della Cina. Foto di copertina dedicata alla nuova serie TV “Cosa si fa per campare”, con il buon Martin Brundle impegnato a non ridere di fronte ad uno dei tanti pagliacci invitati dalla F1 nel Paddock. Obiettivo visibilità: per il pagliaccio? No, per la F1.

“Si fa la storia” | Mai sentenza fu più azzeccata quando, sabato, si è festeggiato come un titolo mondiale il successo di Luigino Hamilton nella Sprint. Roba da delirio rosso o da Corea del Nord, vedete voi. Ancora non si sapeva che la vera storia sarebbe stata fatta alla domenica, in grande stile.

Two is megl che one | Perché farsi squalificare una macchina quando si può entrare nella storia e farsele squalificare entrambe? Qui i lavori o si fanno bene o non si fanno. Pare che John Elkann, oltre al giro veloce, abbia festeggiato la doppietta strombazzando dalla sua 600 Abarth elettrica (ecco di chi è l’unico esemplare venduto!) chiedendo doppia bandiera a Maranello tra l’imbarazzo generale.

Lando Norris | Nonostante tenti ripetutamente di rovinarsi il weekend, frenando ad Hong Kong alla fine dell’autostrada di Shanghai per vedere l’effetto che fa, la MCL39 è sufficientemente forte da fargli finire il GP in seconda posizione. Se questa è la maturazione dal 2024 siamo a posto, proprio. Occhio ad Oscar, va là.

Charles Leclerc | “Senza ala rotta potevo vincere” suona un po’ come dire che con Pavel Nedved la Juventus avrebbe vinto la finale di Champions del 2003. Giustificazione illusoria che a poco serve, anche perché la pista aveva già ampiamente dimostrato che non c’era trippa per gatti neanche per la Mercedes, figuriamoci per la Ferrari.

La cucina di Fred | Evidentemente nella brigata dello chef Fred Vasseur, tra Australia e Cina, deve essersi infilata Rachida, altrimenti non è possibile spiegare uno dei peggiori inizi del mondiale da anni a questa parte. Hai voglia a parlare, parlare, parlare, poi la roba brucia sulla pentola e tanti saluti.

“Abbiamo commesso un errore” | Ci mancava anche che, da Maranello, si dicesse una cosa diversa. No perché sui social già la lista è lunga tra i vari “Ecco, la Ferrari subito e alla Red Bull/McLaren/Mercedes non fanno niente”, “Gli altri possono barare la Ferrari no” e via dicendo. Testimonianza, tra l’altro, di una cultura limpida tra gli attuali followers della F1…

La Sprint con asfalto nuovo | È sempre bello vedere la F1 impegnarsi nel piazzare la Sprint nei posti più agevoli per creare casino. Messo su una pista con asfalto nuovo e con una sola ora di libere, il format alternativo (ad esser buoni) si presta bene a far buttare al vento 135 milioni di budget cap che tanto, alla fine, ci si deve affidare al caso per settare le macchine.

Il pagliaccio in copertina | Dicono sia un influencer e già uno che va in giro con una testa di unicorno normale non deve esserlo. Ma vogliamo parlare di chi pensa di ottenere più visibilità invitando gente così nel Paddock? Mancano solo dromedari e scimmiette. La storia del Circus era diversa, cari miei.

Liam Lawson | Dicono sia già stato defenestrato dalla Red Bull dopo due gare. Con questa media è possibile che, ora della fine dell’anno, si torni a chiamare Christian Klien e David Coulthard perché ormai il supermercato del rookie ha finito le offerte.

Zak Brown | Sarebbe imputata a lui, in una puntata dell’ultima stagione di Drive To Survive, la frase “Ayrton Senna, Michael Schumacher, Lewis Hamilton? Stiamo entrando nell’era di Lando Norris”. Signori, qui non ci interessa nemmeno sapere se sia stata pronunciata davvero, ma anche se fosse fake sarebbe da straccio di qualsiasi diritto sociale.

Yuki Tsunoda | È ancora incazzato come una bestia per non essere stato scelto da Red Bull e, nonostante abbia visto coi suoi occhi la fine di Pérez e le prime due gare di Lawson, è ansioso come non so cosa di salire sulla RB21. Ma davvero, Yukino, vuoi fare harakiri così? Sei giovane, suvvia…

Jack Doohan | Mettiamola così: se hai già un piede fuori prima di iniziare, il tuo ingegnere ti chiama “Franco” e quando rientri al box ti parlano in argentino, mettere insieme weekend come quello della Cina (per non parlare dell’Australia) non depone proprio a tuo favore…

Ollie Bearman | L’orsacchiotto più orsacchiotto che c’è, dopo la tragicomica Melbourne, mette insieme un signor weekend in quel di Shanghai, impreziosito dai “ciao” via radio ai malcapitati che vengono passati a destra, sinistra, sopra e sotto. Il ragazzo merita.

Cambiare Verstappen | La facciamo noi una proposta a Helmut Marko. Invece di cambiare Liam Lawson, mettete qualcun altro in macchina al posto di SuperMax. Tsunoda, Hadjar, Topo Gigio, chi volete voi. Vedete l’autostima del neozelandese come riparte in poche ore.

Il simulatore Ferrari | Trapelano informazioni incredibili da quel di Maranello. Sembra che, per uno sbaglio di poco conto, Charles Leclerc e Lewis Hamilton abbiano girato al simulatore per settimane con caricata la F2004.

Lewis Hamilton | Chi se ne frega se ha vinto la Sprint, ha fatto la Pole, il giro più veloce o se è stato squalificato. Il popolo vuole sapere una e soltanto una cosa: nelle lezioni di italiano, avrà imparato a menadito tutte le più importanti parolacce nostrane? Vogliamo sapere.

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Prossimo appuntamento a data da destinarsi. Magari alle prossime squalifiche.

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