F1 | Le modifiche del Consiglio Mondiale: test gomme, conferenze stampa, temperatura benzina e test di flessione delle ali posteriori

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
30 Giugno 2022 - 11:15
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Riunitosi ieri, il Consiglio Mondiale ha diramato alcune modifiche ai regolamenti F1, sia quello sportivo che quello tecnico

Nella giornata di ieri il Consiglio Mondiale della FIA si è riunito approvando diverse modifiche ai regolamenti della F1. Sono stati rivisti e modificati sia il regolamento sportivo che quello tecnico. Andiamo a scoprire quali sono le maggiori novità tra i tanti piccoli adeguamenti apportati anche nella struttura di alcuni capitoli.

Conferenze stampa riportate al giovedì

All’inizio di questa stagione, per condensare il weekend, la conferenza stampa ufficiale con tutti i piloti era stata spostata al venerdì, con conseguente slittamento delle prove libere al pomeriggio. Questa compressione delle attività ha portato ad alcune lamentele, con il risultato che la Federazione ha fatto una retromarcia. A partire proprio al GP di Gran Bretagna, e quindi da oggi pomeriggio, la conferenza stampa piloti torna ad essere fissata al giovedì pomeriggio. Nello specifico i piloti devono essere disponibili 23 ore prima dell’inizio delle FP1 per un periodo di due ore. In caso di assenza dalla conferenza stampa ufficiale un pilota dovrà essere disponibile in una sessione media separata organizzata dal team.

Power Unit: sì a riparazioni temporanee, permesso il cambio con nuova specifica in Parco Chiuso

Con la modifica dell’articolo 5.7 del regolamento tecnico, da ora sarà permesso il cambio di una Power Unit danneggiata con una di specifica diversa.

Inoltre la riparazione di una componente danneggiata è permessa se il danno è locale e viene riparato con un materiale identico o composito. Questa riparazione può essere effettuata su tutti i componenti disponibili ma solo temporaneamente.

Temperatura della benzina: a prescindere mai sotto i 20°C

L’articolo 6.4.2 riguardante la temperatura della benzina in utilizzo in monoposto è stato rivisto. A prescindere da tutto la temperatura non potrà più essere sotto i 20°C, ma se la temperatura dell’ambiente (rilevata non più due ma tre ore prima dell’evento) sarà superiore ai 30°C allora sarà permesso restare all’interno dei 10°C inferiori. Un paio di esempi: con temperatura ambientale di 35° si potrà avere una benzina a 25°, con temperatura ambientale di 25° non si potrà comunque andare sotto i 20°. La temperatura sarà rilevata dal flussometro primario, con identificativo “Team FFM”.

Questa modifica richiama i casi delle Aston Martin, partite dal fondo a Miami per la benzina troppo fredda prima del via, e della Red Bull a Barcellona, con le monoposto uscite all’ultimo momento utile prima di schierarsi in griglia. Indirettamente, la modifica potrebbe intervenire sulla pratica del ghiaccio secco visto a Baku sulle RB18.

Test di flessione delle ali posteriori rinforzato

Con le modifiche al regolamento tecnico sono stati rinforzati i test statici sull’ala posteriore. Sul flap del profilo superiore più avanzato si passa, con un carico di 200 N (poco più di 20 kg) da 2mm di flessione sul punto di carico a 3mm su tutta la linea di applicazione. Irrigidito pesantemente, invece, il carico sul profilo inferiore, il Beam Wing. Si passa da un carico di 60 N (poco più di 6 kg) con flessione massima di 5mm ad un carico di 150 N (15 kg) applicato simultaneamente in due punti con flessione massima di 3mm.

A DRS aperto, l’apertura tra profilo superiore ed inferiore non deve essere superiore a 85mm. Il test ora prevede anche un carico di 10N (1 kg) sul flap superiore una volta aperto. Anche questa modifica potrebbe essere diretta a Red Bull, che più volte ha visto il flap superiore della monoposto “ballare” una volta aperto.

Test gomme, adeguato il regolamento sulle limitazioni

Le limitazioni durante i test gomme ora sono racchiuse in un articolo dedicato del regolamento sportivo, il 10.11, il quale specifica tutto ciò che non è permesso durante queste prove come nuove parti, variazioni di software o di assetto, oltre che l’aggiunta di sensori che non siano in relazione allo sviluppo delle gomme stesse.


Altre modifiche minori riguardano gli specchietti, con l’obiettivo di aumentare la visibilità dei piloti, oltre a piccole variazioni a livello di struttura e logica degli articoli dei due regolamenti.

Immagine: ANSA

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