Nella giornata di ieri si è tenuta una riunione in videoconferenza del World Motor Sport Council, il Consiglio Mondiale della FIA, collegato con la sede della stessa Federazione Internazionale in quel di Parigi e presieduta dal Presidente Jean Todt e dal vice Graham Stoker.
Un’occasione che non ha partorito novità di sorta, ufficializzando alcune decisioni che erano state anticipate nelle scorse settimane, in particolare per quel che riguarda la pandemia da COVID-19 che ancora affligge il mondo intero.
“La situazione globale relativa alla pandemia continua ad evolversi e, nelle scorse settimane, il Consiglio ha preso atto della pubblicazione delle linee guida “Ritorno allo sport motoristico” preparate dalla FIA, sotto la direzione del presidente della Commissione medica, il professor Gérard Saillant, a seguito discussioni con l’OMS” – si legge nel comunicato ufficiale – “Il protocollo stabilisce le migliori pratiche per lo svolgimento degli eventi, nel caso diventi possibile farlo in base alle normative sanitarie applicabili“.
“Per quel che riguarda specificamente la ripresa del Campionato Mondiale di Formula 1 e degli altri campionati e serie internazionali che si svolgono nell’ambito degli stessi eventi (Formula 2, Formula 3 e Porsche Supercup), il Consiglio ha approvato l’aggiunta dell’appendice S al Codice sportivo internazionale, il Codice di condotta COVID-19“, prosegue.
“La FIA ha consultato le linee guida emesse dalle autorità sanitarie pubbliche e il parere di un esperto esterno indipendente per mettere assieme i protocolli stabiliti nel presente Codice di condotta, con l’obiettivo di mitigare i rischi di trasmissione del COVID-19 che potrebbero sorgere nel corso di un evento del Campionato Mondiale di Formula 1” – continua ancora il comunicato – “L’ambito di applicazione del Codice di condotta COVID-19 sarà esteso ad alcuni altri campionati e ad altre categorie del Motorsport“.
Passiamo adesso nello specifico a vedere cosa il Consiglio Mondiale ha deciso per quel che riguarda la Formula 1. Innanzitutto è arrivata la conferma delle prime otto gare del rivoluzionato calendario 2020, vale a dire i doppi eventi del Red Bull Ring e di Silverstone e gli appuntamenti di Budapest, Barcellona, Spa-Francorchamps e Monza. Inoltre, dopo l’approvazione lo scorso 27 maggio dei regolamenti tecnici e sportivi delle stagioni 2020, 2021 e 2022, il Consiglio sottolinea come, nel frattempo, vi siano state ulteriori riunioni tra la FIA, i team e i costruttori, che hanno portato ai seguenti aggiustamenti.
Cambiamenti al Regolamento Sportivo 2020
Per facilitare il ritorno in pista sono state prese le seguenti decisioni:
- Possibilità per gli Steward di operare da remoto in circostanze eccezionali, qualora le condizioni lo richiedano;
- Adeguamento del coprifuoco ai meccanici dei team, dal momento che dovranno lavorare in numero ridotto e nel rispetto del distanziamento sociale;
- Modifiche al sistema di scelta ed assegnazione degli pneumatici, per garantire a FIA e a Pirelli più flessibilità;
- Introduzione di un limite al personale che ogni team può schierare sulla griglia di partenza;
- Aggiustamenti ad alcune procedure di gara (ad esempio partenza e ripresa dopo uno stop);
- Definizione delle modifiche alla nuova procedura del podio.
Cambiamenti al Regolamento Tecnico 2020 e 2021
- Aggiunta dell’articolo 5.1.6 relativo al grado di portata parziale del flusso di carburante;
- Aggiustamenti e chiarimenti all’articolo 22, riguardante i nuovi componenti omologati introdotti.
Cambiamenti al Regolamento Sportivo 2020
- Rifinitura delle restrizioni ai test aerodinamici
Cambiamenti al Regolamento Tecnico 2021
- Limite al numero di versioni del software che i team possono utilizzare in un anno per ragioni di contenimento costi;
- Limitazione nel numero di formulazioni di carburante e di specifiche dell’olio motore che possono essere approvate in un anno per motivi di costo.
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